Attaccati dalla polizia manifestanti pacifici contro Teva
di Viola Fiore

E' apparsa una rappresaglia la carica della polizia sui manifestanti che stavano lasciando il luogo della protesta e che hanno operato pacificamente dall'inizio alla fine.

E' accaduto a Napoli, dove un gruppo di attivisti al Pharma Expo ha manifestato davanti allo stand della casa farmaceutica israeliana Teva, che ha legami con l'esercito di Israele e per questo è inserita nelle liste dei prodotti da boicottare.

Nel corso della contestazione davanti allo stand, i sanitari per Gaza avevano letto una lettera di accuse sulla complicità col genocidio del popolo palestinese.

I video mostrano una ventina di persone che, dopo aver manifestato in modo pacifico (anche di questo esistono dei video) cerca di uscire dalla struttura ma si trova davanti a un cordone della polizia in tenuta antisommossa e riceve botte e manganellate.

Gli attivisti hanno tenuto le mani in alto, cercato di interloquire con la polizia chiedendo il perché della tensione gratuita e sottolineando di stare tornando a casa e che l'azione aggressiva era ingiustificata.

Nonostante le richieste . udibili - di non prendere nessuno - ci sono stati tre arresti e il rapporto della polizia parla di lancio di transenne contro le forze dell'ordine. Circostanza smentita dalle immagini.

Mentre la stampa di destra darà fuoco alle polveri come al solito, la questione sarà chiarita in tribunale, dove gli attivisti intendono ribadire che anche chi manifesta per la Palestina deve godere dei diritti costituzionali inerenti la libertà di opinione e manifestazione, che via via viene conculcata.

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