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Miseria e pugno della legge portano alla disperazione
di
Santina Sconza
L'ISTAT dichiara che sono 5,7 milioni, quasi il 10 % gli italiani che vivono in povertà assoluta, tra le famiglie degli operai si arriva al 15,6%.
Povertà assoluta, persone che sfrattate preferiscono buttarsi dal balcone e morire piuttosto che finire sotto i ponti, come è accaduto al settantenne, perché per lui l'unica alternativa dignitosa era la morte.
Bisognerebbe che si ascoltasse chi dorme dentro un'auto, chi va alla Caritas per mangiare, chi è stato licenziato e l'unica alternativa è chiedere l'elemosina o suicidarsi.
Basterebbe andare alla chiusura dei mercati e vedere quanta gente raccoglie dalle cassette buttate vegetali e frutta per poter cenare.
Spesso si buttano fuori di casa, si dà lo sfratto ad un pensionato perché quella casa in cui lui ha vissuto per una vita intera, deve essere restituita non perché deve risiedere il proprietario ma perché deve essere trasformata in un B&B o casa per gli studenti.
E chi prende mille euro di pensione non può affittarsi un altro alloggio e mangiare, sono spesso dei lavoratori che hanno lavorato una vita, spesso in nero, pochi contributi e pensione miserabile.
Sono persone che lo stato e soprattutto i governi hanno deciso di abbondonare al proprio destino, che considerano un peso per la società, pochi diritti e perseguitati da leggi infami come i decreti di sicurezza.
Questi decreti di sicurezza che colpiscono la povera gente, quei tre contadini che hanno ucciso i tre poliziotti erano disperati avevano fatto degli errori, la cascina di loro proprietà dove erano nati dove avevano vissuto tutta la vita dovevano lasciarla per debiti con la banca.
Il sindaco leghista ha dichiarato che aveva detto loro che avrebbero avuto un'altra casa, ma loro non ci hanno creduto, è gente che ha lavorato quella terra spaccandosi la schiena notte e giorno, con il vento e la pioggia, con il freddo e il caldo, non puoi togliere la casa e il terreno a chi ha consumato la sua vita in quel luogo.
E allora che fai? Mandi le forze dell'ordine e lì succede la tragedia, tre carabinieri perdono la vita nell'esplosione, tre uomini che perdono la vita per uno stipendio miserabile.
La Presidente del governo scrive un post di solidarietà sulla sua pagina e indice lutto nazionale.
Presidente le sue promesse di aumentare lo stipendio, di non fare più turni massacranti, si sono realizzate? No assolutamente no lo stipendio di un servitore dello stato è misero così come quello dei docenti e degli operatori sanitari.
Non esiste più la classe media, c'è solo la classe povera e la classe ricca, chi è impiegato viene tassato, dallo stipendio viene decurtato qualsiasi cosa, e se tu hai dei figli devi fare salti mortali per far quadrare il bilancio familiare.
Questo governo non tassa i ricchi, anzi dà agevolazioni alle industrie, alle banche, lauti stipendi ai dirigenti e oltre il danno la beffa perché tu in pensione andrai a 67 anni.
Intanto non sgomberi Casapound perché quelli sono i tuoi amici, vendi armi, fai le guerre e nel frattempo la popolazione è sempre più povera, allora ti reinventi la leva obbligatoria, perché se c'è una guerra i giovani saranno gli agnelli da sacrificare.
Ma loro scappano, stanno scappando, scappano i medici perché all'estero vengono pagati di più, scappa chi ha una pensione perché in Tunisia la vita costa di meno e si può avere una vecchiaia più dignitosa, si scappano tutti perché se la tua Patria non ti dà nulla, tu vai via.
E chi non scappa spesso perde la vita in incidenti sul lavoro, perché la sicurezza è un optional di cui puoi farne a meno e
il rischio di perdere la vita è per tutti, sia per le forze dell'ordine che per gli operai, per chi denuncia il malaffare e per i magistrati, per per i giornalisti e per l'elettricista per chiunque svolge un lavoro.
Dovremmo indire il lutto nazionale tutti i giorni perché le vittime sul lavoro nei primi otto mesi del 2025 in Italia sono state 681.
Ieri Romain Supasi Lang, 58 anni, originario del Congo, ha perso la vita mentre faceva il proprio dovere in una vetreria di San Giovanni La Punta in provincia di Catania.
Si perché l'Italia non è più una Repubblica democratica ma un'oligarchia dove ci sono privilegi e pensioni d'oro per manager e politici, per tutti gli altri manganelli e duro lavoro.
Restano i poveri, c'è poi chi non avendo nulla da perdere decide di fare una strage, perché la vita che conduce lo porta alla disperazione.
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