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Liberate Marwan Barghouti!
di Santina Sconza
Non ci sarà pace fin a quando non sarà liberato Marwan Barghouti.
Così come abbiamo messo nelle nostre pagine social la bandiera palestinese postiamo la foto di Barghouti.
Liberare Barghouti, il Mandela palestinese, se si vuole la pace bisogna liberare i leader politici, ma Israele, o meglio il governo di Netanyahu, non vuole.
Il leader palestinese più popolare, Marwan Barghouti, è stato picchiato fino a perdere conoscenza dalle guardie carcerarie israeliane e la sua famiglia teme per la sua vita. A denunciarlo è stato suo figlio Arab Barghouti,
Abbiamo già scritto di Marwan Barghouti, da più di vent’anni in un carcere israeliano, condannato a cinque ergastoli con l’accusa di attacchi contro Israele durante la Seconda Intifada.
Nel 2000 scoppia la Seconda Intifada. Barghouti è in prima linea nelle proteste e scrive sul Washington Post:
“Non sono un terrorista, ma non sono nemmeno un pacifista. Non cerco di distruggere Israele, ma solo di porre fine all’occupazione del mio Paese”.
Due anni dopo, nell’aprile 2002, viene catturato dai commando israeliani, che celebrano l’arresto dichiarando di aver preso la “testa del serpente”.
Dopo mesi di interrogatori, è accusato di coinvolgimento in 37 attacchi.
Nel processo, che dura due anni, trasforma l’aula in una piattaforma politica: sostiene di essere estraneo alle accuse e si definisce un “combattente per la pace per entrambi i popoli”.
Nel 2004 viene condannato a cinque ergastoli più altri 40 anni.
In carcere diventa simbolo: organizza lezioni, fonda una vera università dei detenuti e porta oltre 1.200 prigionieri alla laurea. Lui stesso completa una tesi di dottorato.
Nel 2006 contribuisce al “Documento dei Prigionieri”, scritto insieme a leader di Hamas e altre fazioni: un testo che delinea le basi di uno Stato palestinese e prova a unire le anime divise della politica palestinese. Ma l’accordo fallisce e lo scontro tra Fatah e Hamas porta alla divisione: Gaza sotto Hamas, la Cisgiordania governata da Fatah.
Nonostante la prigionia, Barghouti resta il leader più popolare tra i palestinesi.
Nel 2021, in vista delle elezioni poi revocate, i sondaggi lo davano vincente con largo margine.
Il principale oppositore alla sua liberazione non è solo Israele. Ma soprattutto Mahmoud Abbas, attuale presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese: teme che Barghouti possa prendere il suo posto, forte di un consenso che lui non ha mai avuto.
Arab Barghouti ha riferito che suo padre, 66 anni, è stato aggredito da otto guardie il 14 settembre, mentre veniva trasferito tra le prigioni di Ganot e Megiddo.
Lo hanno raccantato a lui dei prigionieri liberati:
"Sappiamo che, durante il trasferimento, si sono fermati e otto agenti del servizio carcerario hanno cominciato a picchiare mio padre in diversi modi: prendendolo a calci, scaraventandolo a terra, colpendolo con pugni, soprattutto alla testa, al petto e alle gambe”, ha raccontato Arab Barghouti, aggiungendo che suo padre ha poi detto ai compagni di cella di essere svenuto a causa dell’aggressione.
Ben Gvir, ministro dell'estrema destra del governo di Netanyahu che odia profondamente Marwan Barghouti, è andato in carcere per insultarlo, lo dimostra anche un video e avrebbe mostrato al prigioniero una foto di una sedia elettrica, dicendogli che meritava di essere giustiziato.
In una dichiarazione riportata mercoledì dal quotidiano Maariv, Ben Gvir ha negato le accuse, ma ha aggiunto di essere “orgoglioso che la situazione di Barghouti sia cambiata radicalmente durante il mio mandato: il tempo dei giochi e dei campi vacanze è finito”.
E lo abbiamo constatato con i nostri occhi guardando i prigionieri palestinesi liberati che portano i segni delle torture.
Il fatto che il governo israeliano abbia insistito per non includerlo nell’accordo è una chiara dimostrazione che non cerca un leader palestinese credibile e legittimo ma preferisce mantenere il popolo palestinese diviso.
Anche Mandela resistette 20 anni prigioniero, ma quando uscì dal carcere diventò un grande Presidente, perdonò i suoi nemici e governò insieme a loro. Questa la sua convinzione: "Per fare la pace con il tuo nemico devi lavorare con il tuo nemico. Poi, lui diventa il tuo partner".
Solo Marwan Barghouti può unire le varie fazioni, solo lui può rappresentare la Palestina.
È il leader palestinese più popolare, ma anche una figura con una visione politica accettata dalla comunità internazionale: quella della soluzione a due Stati.
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