Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
14 ottobre 2025
tutti gli speciali

Nel mirino della mafia e dei politici collusi
di Pino Maniaci

Quella di Elda Pucci è una storia che merita di essere raccontata.

Siamo a Palermo, anno 1983. È il 19 aprile quando Elda Pucci, una pediatra di cinquantacinque anni, viene eletta sindaca di Palermo, prima donna di una grande città italiana.

E non solo, il suo mandato ha dato il via a tante altre prime volte nel capoluogo siciliano, una di queste ha fatto la storia, insieme alla sua elezione: in quel periodo, infatti, il comune si è costituito parte civile in un processo di mafia.

Elda ha difeso la sua e la nostra Palermo dalle infiltrazioni mafiose, con tutte le sue forze, tanto da essere soprannominata "la lady di ferro".

Nel frattempo, però, ha dovuto fare i conti con l'indifferenza dei suoi colleghi e le malelingue, che hanno portato, appena un anno dopo - il 13 aprile del 1984 - alla sfiducia.

La sua voglia di spendersi per il territorio, tuttavia, rimane intatta, tanto che qualche mese dopo scende ancora una volta in campo. Si ricandida ma stavolta la mafia non si gira dall'altra parte: è il 20 aprile del 1985 quando due cariche di esplosivo da ben venticinque chili fanno saltare in aria la sua villa di Piana degli Albanesi.

Dietro quell'attentato la longa manus di Riina. Da una parte una violenza inaudita, dall'altra un risultato elettorale strepitoso: con ventunomila preferenze, alle amministrative di quell'anno è stata la più votata ma ciononostante il suo partito decide di voltarle le spalle e Elda non diventerà mai più sindaca.

Resta in consiglio comunale fino al 1990, e negli anni successivi fa il suo ingresso al Parlamento Europeo come deputata.

Una vita intensa, spezzata da un male incurabile il 14 ottobre del 2005.


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale