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Saleh al Jafarawi: Meta elimina account Instagram
di Rita Newton
Ucciso due volte. Meta ha eliminato gli account del giornalista palestinese Saleh Al-Jafarawi subito dopo che era stato ucciso fisicamente il giorno della tregua.
Già a marzo il coraggioso giornalista palestinese, che raccontava la tragedia di Gaza, era stato oggetto di brutale censura, con la sospensione illimitata dei suoi due account - con un totale di 9 milioni e mezzo di follower.
In un video pubblicato sul suo nuovo account di backup, il giornalista aveva espresso frustrazione e delusione per la perdita dei suoi due account principali, di cui denunciava la rimozione da Instagram senza preavviso.
"Purtroppo, sono stati entrambi cancellati contemporaneamente, proprio nel momento in cui ne avevo più bisogno. Al momento, non ho nessun account Instagram a parte questo da cui mi vedete", aveva detto Saleh.
Così si aggiungeva a una lista crescente di giornalisti palestinesi – tra cui Bisan Owda, Hind Khoudary e Moataz Azaiza – che hanno fornito una copertura cruda e senza filtri della guerra israeliana a Gaza, spesso sfidando le narrazioni filo-israeliane dominanti nei media occidentali.
La cancellazione di queste voci ha intensificato le preoccupazioni che le politiche di censura di Meta stessero contribuendo a mettere a tacere le narrazioni palestinesi, in un momento in cui il giornalismo indipendente da Gaza era diventato sempre più vitale nonostante Israele avesse messo letteralmente nel mirino i rappresentanti della stampa.
Ora, con l'eliminazione di quanto rimaneva online, non sarà più possibile accedere al materiale video da lui registrato o sentirlo cantare in modo struggente fra le macerie di Gaza ma la sua memoria vivrà in rete, anche grazie alle reazioni sdegnate a questa notizia.
"Vorrei taggare Saleh, ma sembra che Meta, in un altro atto di tacitazione della voce palestinese (e di crudeltà), abbia cancellato il suo account il giorno del suo martirio." scrive Susana Abulhawa.
"Grazie meta per la tua umanità" si legge su un altro profilo palestinese "Da due anni, dall'inizio di questo genocidio, abbiamo subito la censura senza lamentarci, abbiamo subito la cancellazione di post, abbiamo visto diversi nostri amici bannati, ma questo gesto di cancellare l'account di Saleh, ora che non è più di questo mondo, è di gran lunga la cosa più crudele che si possa fare, perché amiamo Saleh e piangiamo tutti la sua morte, ed era importante per noi avere un account che lui stesso aveva creato e dove poter tornare per rendergli omaggio."
"Puoi cancellarlo da questa piattaforma, ma non dalla nostra memoria o dai nostri cuori. Che tu possa riposare in pace, Saleh, e rimarrai per sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori. Non puoi cancellare qualcuno dal cuore delle persone e non potrai mai cancellare Gaza o la Palestina. Mai."
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