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10 ottobre 2025
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Manipolazioni
di Nevio Gambula

In un'epoca segnata da propaganda e distorsioni, assistiamo a un pericoloso slittamento dei significati, un processo che mira a legittimare l'orrore e a mascherare un'attitudine totalitaria sotto le spoglie della democrazia.

Il commento di Marco Taradash (1) è un esempio perfetto di questa manipolazione.

La sua funzione è chiara: negare responsabilità documentate, scaricare ogni colpa su Hamas e, di conseguenza, sulla popolazione di Gaza, e infine delegittimare chiunque osi denunciare la sofferenza dei civili.

La narrativa che costruisce fa apparire "abietto" chi parla di genocidio e carestia, mentre assolve Israele, la potenza che da anni controlla militarmente la Striscia.

Le falsità in questo schema sono palesi. La fame a Gaza non è una "proclamazione", ma una realtà certificata da tutte le principali agenzie internazionali, una catastrofe umanitaria deliberatamente indotta dal blocco degli aiuti. Definire quanto accade "una terribile guerra" è altrettanto fuorviante: a Gaza non si scontrano due eserciti, ma c'è una popolazione civile intrappolata in un assedio totale, senza via di fuga né accesso a beni essenziali.

È grottesco, poi, attribuire la colpa "del sangue e della fame dei bambini" alla mancanza di rifugi o al cinismo di Hamas. Sebbene le responsabilità di Hamas siano presenti, questa narrazione serve a cancellare la causa diretta della strage: i bombardamenti a tappeto su scuole, ospedali ed edifici civili, azioni deliberate e documentate.

In sintesi, il commento di Taradash è un concentrato di negazionismo intollerante. Rovescia la realtà per far apparire colpevole chi denuncia i crimini di Israele, mentre la vera abiezione risiede nel tentativo di cancellarli con parole false e manipolatorie.


(1) Avevate proclamato la carestia, perché il genocidio non vi bastava. Ora le immagini da Gaza ci fanno capire meglio che né l’una né l’altra cosa era vera. C’è stata una terribile guerra e i bambini di Gaza non hanno potuto sfuggire alle bombe solo perché Hamas non aveva predisposto i rifugi e nei tunnel potevano nascondersi solo i miliziani terroristi. Hamas aveva bisogno del sangue e della fame dei bambini di Gaza per raggiungere i suoi obiettivi, lo aveva dichiarato. E voi, proPal di tastiera, di corteo o di televisione, parlate a noi di disumanità di Satana di nazismo, se vi mettiamo di fronte alla realtà. Ma come fate a guardarvi allo specchio.

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