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06 ottobre 2025
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Maltrattamenti e torture
di Rosa Rinaldi

Le polemiche e le critiche vergognose ai flotillanti "frignoni" che si lamentano del trattamento inumano ricevuto dagli sgherri di Ben Gvir sono veramente indecenti, indice di un'umanità imbottita di testosterone machista che sta assorbendo sempre più i canoni di disumanizzazione israeliani.

E lasciano anche trapelare un' indigenza mentale imbarazzante: non capisci che Israele, se riesce così impunemente ad umiliare cittadini europei bianchi e famosi, vuol dire che ai palestinesi, nel buio delle carceri, fa cose un miliardo di volta peggiori.

L'impunità storica che è stata. regalata ad Israele da decenni si è trasformata in una coazione a delinquere, una condizione antropologica in cui il reato si coniuga con la soddisfazione nel compierlo.

Un piccolo spaccato dell'inferno che subiscono i detenuti palestinesi è emerso ieri dalla puntata di PresaDiretta dove un ex detenuto ha confessato, davanti alle telecamere, una parte degli abusi subiti in carcere: stupri e cani che ti defecano addosso.

Vedete voi.

Inoltre, il recente briefing pubblicato dal Palestinian Prisoners Club sulle condizioni dei detenuti palestinesi nella prima metà di settembre 2025, parla di condizioni terribili (quelle verificate solo nell'ultimissimo periodo): scabbia, malattie croniche/indotte non curate. privazioni di condizioni igieniche e cibo, umiliazioni, nessun di cambio di vestiti per mesi, negazione di visite mediche.

E i briefing precedenti parlano di pestaggi anche per un sorriso davanti alle telecamere o torture per pura rabbia e odio.

Le carcere sono diventati ormai il parco giochi di questi sadici che sfogano sui palestinesi un odio vecchio di decenni, quello dell'occupante che non riesce a liberarsi dell'occupato. Inoltre la maggior parte dei detenuti (che sarebbe meglio chiamare ostaggi, visto che parliamo anche di donne e bambini) sono spesso soggetti accusati di niente e che possono passare anni nel buio delle carceri, per puro capriccio israeliano.

E ricordiamo gli stupri emersi (tramite prova video) dal carcere di Sde Teiman, con gli stupratori trattati in Israele come delle star, ospitati anche in trasmissione TV.

E che dire dei terribili filmati relativi alle aggressioni della polizia nella Cisgiordania?

Filmati che ormai l'incancrenita società israeliana ritiene giustificati da qualche colpa presunta dei palestinesi, secondo i canoni classici dell'occupazione colonialista: non è l'occupante che mena, è l'occupato che se le merita.

Se non vi rendete conto che ritenere giuste le condizioni in cui il diritto umanitario è ridotto a un lumicino, quando toccherà a voi, non ci sarà nessuno a difendervi.

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