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Informazione libera?
di Lionello Fittante
A margine della grande manifestazione di ieri cui ha partecipato circa 1.000.000 (un milione) di persone, un gruppo di circa 200 persone si è esibita in atti violenti, assaltando negozi, bruciando un'auto e scontrandosi con le forze dell'ordine.
Ciò è bastato alla Presidente del Consiglio per attaccare i manifestanti (pacifici) e al Presidente del Senato per definire 'violenta la sinistra.
E quindi la RAI ha fatto lunghi servizi sulla violenza nella manifestazione.
La notizia quindi non è stata la enorme partecipazione, che non si vedeva da anni, ma che lo 0,02% degli stessi ha usato atti di violenza.
Dice che è informazione. Del resto un cane che morde un uomo non è notizia. Un uomo che morde un cane, sì. Quindi, ci sto.
Ma l'informazione deve essere anche completa. Bisognava dire che i restanti manifestanti, 999.800 persone, sono stati i primi a isolare, respingere e insultare i facinorosi. Un grande segno di maturità e senso civile. Ma di questo, nulla.
Lavoro in un edificio insieme a circa 1.000 altri dipendenti. Se uno solo, dico uno solo, facesse lo scorretto (cinque volte tanto la precedente percentuale, ovvero lo 0,1%), basterebbe a definire i dipendenti dell'edificio come scorretti? Mah.
Ma è successo dell'altro, al margine della medesima manifestazione.
Un gruppo neofascista, al grido di Boia chi molla e Faccetta nera, ha assaltato un bar e aggredito dei pacifici cittadini con le bandiere palestinesi.
E non è la prima volta.
Qualche giorno fa un medico, di rientro da un sit-in in favore di Flotilla, è stato aggredito e malmenato.
Ma per la RAI, la nostra Presidente del Consiglio, e il nostro Presidente del Senato, queste non sono, evidentemente, notizie.
Quando si dice informazione libera e indipendente e, soprattutto, completa.
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