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GB: esponente laburista lascia e va con Corbyn per posizione sul genocidio
di Leandro Leggeri
Dopo quasi sessant’anni di militanza, l’ex consigliera laburista Jenny Manson, co-presidente di Jewish Voice for Liberation (già Jewish Voice for Labour), ha annunciato la sua uscita dal Labour per unirsi al nuovo partito di sinistra “Your Party”, fondato attorno a Jeremy Corbyn.
Come racconta Imran Mulla nell’articolo “Former Labour councillor Jenny Manson defects to new left party” su Middle East Eye, la decisione è maturata davanti alla complicità del governo Starmer con Israele e alla repressione delle voci pro-palestinesi. “Sento di assistere a qualcosa simile all’Olocausto in diretta TV. Non posso concepire questo livello di crudeltà”, ha dichiarato Manson, riferendosi alla strage a Gaza.
Già indagata nel 2021 per presunto antisemitismo dopo aver criticato la campagna contro Corbyn (accusa poi archiviata con scuse ufficiali), Manson ha denunciato come le accuse siano state usate per silenziare chi sosteneva la Palestina.
All’evento di Liverpool che ha segnato la sua rottura definitiva con il Labour hanno preso parte l’ex ministro John McDonnell e il giurista Martin Forde KC, che ha ribadito come il partito abbia gestito le accuse di antisemitismo come arma faziosa.
Per Manson, il nuovo movimento rappresenta una speranza di giustizia sociale, redistribuzione della ricchezza e solidarietà con il popolo palestinese, anche in prospettiva di alleanze con i Verdi.
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