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Flotilla: ennesimo crimine di Israele su civili disarmati
di Antonio Greco *
In acque internazionali la sera del primo ottobre Israele ha commesso l’ennesima sopraffazione: uomini e donne armati solo di cibo da portare ad un popolo affamato e abbandonato dal resto del mondo sono stati fermati, prelevati con la violenza tipica dei bulli per essere deportati in un altro luogo.
Ieri, complice anche l’inerzia delle istituzioni europee, al largo di Gaza si è consumato l’ennesimo delitto contro il diritto internazionale.
Del resto cos’altro potevamo aspettarci da un paese genocida che del diritto umanitario non sa cosa farsene, figurarsi del diritto internazionale e del diritto del mare!
Comunque possiamo solo ringraziare chi ci ha messo l’anima pur di portare nell’inferno di Gaza un po’ di umanità: per una volta i gazawi non si sono sentiti soli.
Per noi diversamente giovani è commovente assistere alla mobilitazione di giovani e meno giovani che sono spontaneamente scesi nelle piazze italiane per solidarizzare con il popolo palestinese. Il loro attivismo fa da contraltare all’inerzia delle istituzioni europee che molto vigliaccamente hanno abbandonato al loro destino chi stava operando in modo legittimo.
Una vergogna la ritirata poco onorevole della fregata italiana e spagnola che, ribadiamolo in acque internazionali, ha abbandonato al loro destino gli attivisti dell’umanità. Don Abbondio ha emuli anche nelle marine europee!
Grazie di cuore ragazzi della Flotilla!
* Componente Commissione Tecnico-Giuridica dell'Osservatorio
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