Paesi islamici: piano di Trump non è quello concordato. Papa favorevole
di Tamara Gallera

Mentre Donald Trump affermava che Hamas ha tre-quattro giorni per accettare il suo piano per Gaza in 20 punti e il movimento rispondeva che così non possono accettarlo, dal mondo islamico arrivano vari rilievi alla proposta trumpiana che secondo la narrazione del presidente USA sarebbe stata elaborata all'esito dell'incontro con i rappresentanti di vari paesi mediorientali alla Casa Bianca..

Martedì, il diplomatico di alto rango pakistano, Ishaq Dar, ha dichiarato che il piano del presidente degli Stati Uniti per porre fine alla guerra israeliana a Gaza "non è un nostro documento".

"Questo non è il nostro documento, che abbiamo inviato loro. Ci sono alcune aree chiave che vogliamo siano coperte... Se non saranno coperte, lo saranno", ha affermato, aggiungendo che gli obiettivi immediati del piano erano garantire un cessate il fuoco, "fermare lo spargimento di sangue, consentire il flusso degli aiuti umanitari e porre fine agli sfollamenti forzati", ha affermato Dar durante una conferenza stampa nella capitale Islamabad.

Considerate l'annuncio di Trump del piano in 20 punti come "un annuncio da parte loro", ha aggiunto. "Abbiamo rilasciato una dichiarazione congiunta a nome di otto paesi. Ne siamo i responsabili. Se ci fossero divergenze, le seguiremmo: ci impegniamo a rispettarla", ha affermato, riferendosi a una dichiarazione congiunta rilasciata da otto paesi musulmani a sostegno del piano di Trump.

I leader di Turchia, Pakistan, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Giordania e Indonesia hanno incontrato Trump a margine della sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove il presidente degli Stati Uniti ha discusso il suo piano per porre fine all'attacco israeliano a Gaza.

In seguito, parlando all'emittente locale Geo News, Dar ha ribadito che la bozza del piano di Trump pubblicata dalla Casa Bianca "non include tutte le nostre proposte".

Ha coinciso con le dichiarazioni del Primo Ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, secondo cui alcune questioni del piano per Gaza del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump "richiedono chiarimenti e negoziati". "Il piano proposto da Trump raggiunge un obiettivo chiave ponendo fine alla guerra, ma ci sono alcune questioni che richiedono chiarimenti e negoziati", ha dichiarato Al Thani alla televisione Al Jazeera di Doha.

"Ci auguriamo che tutti considerino il piano in modo costruttivo e colgano l'opportunità di porre fine alla guerra", ha affermato. Il premier del Qatar ha affermato che Doha non ha ancora ricevuto la risposta di Hamas al piano.

Lunedì, Trump ha presentato un piano in 20 punti per porre fine alla guerra di Israele a Gaza durante una conferenza stampa alla Casa Bianca con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Il piano prevede il rilascio di tutti i prigionieri israeliani in cambio di decine di prigionieri palestinesi, il completo disarmo di Hamas, un graduale ritiro delle forze israeliane e la formazione di un comitato palestinese tecnocratico e apolitico per governare l'enclave. Il piano delinea un percorso verso l'autodeterminazione e la sovranità palestinese come una possibilità, ma non come una garanzia.

Favorevole invece Papa Leone XIV che, parlando con i giornalisti fuori Villa Barberini prima di tornare in Vaticano martedì, ha sottolineato la necessità di un cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi, aggiungendo che nel piano "Ci sono elementi molto interessanti".

Con riguardo ad Hamas, il Pontefice ha detto: "Speriamo che lo accettino; finora sembra una proposta realistica".

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti