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Flotilla: protezione degli italiani dovere di Roma e non concessione
di Daniele Furlan
Sulle "acque israeliane" da conoscitore del diritto internazionale marittimo ho molto da obiettare (e lo farò appena avrò tempo) ma qua sembra che l'invio di navi a protezione degli italiani della Flotilla sia una gentile concessione.
Il signor Crosetto dimentica che ogni governo, ha il preciso dovere di proteggere la libertà e integrità fisica dei propri cittadini, sempre e in ogni caso.
E, visto che nella Flotilla ci sono unità navali che battono bandiera italiana che negli ultimi giorni sono state anche vittime di veri e propri attacchi di pirateria (così vengono definiti dal diritto), un tale intervento non è una concessione ma un atto dovuto, così come lo sarebbe imporre il rispetto del diritto internazionale condannando e cessando anche ogni rapporto con lo stato pirata.
Non farlo è una ulteriore dimostrazione di quello che già sappiamo: servilismo e complicità italiano verso e con lo stato terrorista di Israele.
* Componente del Comitato Tecnico-Giuridico dell'Osservatorio
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