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28 settembre 2025
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Non servono nemici per far crollare le democrazie occidentali
di Marinella Puleo

Non servono bombe né cospirazioni per far crollare le democrazie.

Basta la loro incoerenza, basta predicare valori universali e poi tradirli quando diventano scomodi.

Quello che sta accadendo attorno alla "questione" Gaza in questi giorni è un esempio lampante. La Global Sumud Flotilla è partita con una missione chiara: portare aiuti umanitari direttamente a Gaza, sfidando il blocco navale imposto da Israele. Non è solo un’azione logistica, è un atto politico e morale. È un modo per dire: "l’assedio non è normale, non possiamo fingere che lo sia".

La risposta del Presidente Mattarella? Un appello a dirottare gli aiuti verso Cipro, da dove verrebbero poi inviati a Gaza tramite mediazioni religiose e diplomatiche. In altre parole: "ritiratevi, non create incidenti". Un gesto istituzionale, sì. Ma anche un segnale politico inequivocabile: non disturbate l’ordine stabilito.

È la classica logica della prudenza diplomatica che, nella sostanza, finisce per legittimare lo status quo.

Nel frattempo, Italia e Spagna hanno mandato navi militari per assistere la missione e migliaia di persone sono scese in piazza in tutta Italia per chiedere la fine dell’assedio e della guerra.

La società civile si muove. Le istituzioni, invece, restano paralizzate tra calcoli geopolitici e paura di "urtare" Israele. E tutto questo mentre a Gaza i bombardamenti continuano e decine di civili muoiono ogni giorno.

Per non parlare dei due pesi e due misure, talmente evidenti da risultare imbarazzanti.

Come l’Europa ha reagito all’invasione russa dell’Ucraina?
Sanzioni economiche immediate.
Isolamento politico.
Condanne ufficiali a raffica.

E con Israele?
Appelli generici alla moderazione.
Mediazioni infinite.
Un silenzio assordante sui crimini di guerra denunciati da ONG e osservatori internazionali.

Il problema comincia ad essere strutturale; questa doppia morale corrode dall’interno la credibilità delle democrazie.

Ogni volta che l’Europa si mostra forte con i deboli e debole con i forti, manda un messaggio devastante: i diritti umani non sono universali, sono negoziabili. Valgono solo quando non disturbano gli interessi strategici.

E questo, a lungo andare, ha un costo altissimo:
I cittadini smettono di credere nelle istituzioni.
I principi perdono forza, diventano retorica vuota.
Le democrazie si svuotano di senso, pezzo dopo pezzo.

Ecco perché affermo che non servono nemici per far crollare le democrazie occidentali. Basta la loro incapacità di guardarsi allo specchio.
Se vogliamo difendere davvero i valori democratici, dobbiamo smettere di piegarli alla convenienza politica. Vale per Gaza, vale per ogni luogo dove la dignità umana viene calpestata.

Non è radicale dirlo. È coerente.
Ed oggi, la coerenza è diventata l’atto politico più rivoluzionario.

PS: nel frattempo, mentre l’ostilità verso la Russia continua a crescere, le banche italiane cominciano a consigliare ai clienti di tenere in casa una certa quantità di contanti "per precauzione". Un segnale inquietante.
Dobbiamo leggerlo come preparazione silenziosa a scenari di guerra, oppure come l’ennesimo strumento per seminare paura e docilità sociale?
In entrambi i casi, è un sintomo: qualcosa si muove sotto la superficie, e non è rassicurante.

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