Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
26 settembre 2025
tutti gli speciali

Riconoscimento come contentino
di Rossella Ahmad

Il riconoscimento della Palestina da parte degli stati europei non è una cosa seria, chiaramente, ma è un avvenimento simbolico, che definiremo archetipo, cioè la matrice di un concetto, un paradigma da cui derivano concetti più complessi.

Riconoscere la Palestina dunque implicherebbe una serie di azioni a catena, che partono dalla definizione chiara ed inequivocabile dei confini, dal rispetto delle risoluzioni ONU per quello che concerne il destino dei profughi, soprattutto quella inerente l'inalienabile diritto al ritorno nelle terre ancestrali, dallo smantellamento di tutte le colonie illegali e delle strutture dell'occupazione create in Cisgiordania, dal risarcimento per i danni materiali incommensurabili causati da Israele in sessant'anni di sfruttamento e immiserimento delle terre palestinesi.

Se riconosco che X è in carcere da innocente, mi impegno a farlo uscire di prigione, o perlomeno ci provo. In caso contrario, sono un paraculo al cubo e farei meglio a tacere.

Gli Stati europei che hanno riconosciuto la Palestina, ad esempio, quale possibilità hanno di porre in essere una sola delle azioni che rendano effettivo questo diritto?

Nessuna possibilità. E nessuna volontà di forzare questa impossibilità chiara e risaputa.

Almeno fino a che i rapporti di forza resteranno quelli attuali, lo stato palestinese nel 48% della Palestina storica non vedrà mai la luce.

E neanche nel 15% del territorio.

Il riconoscimento resta dunque un atto puramente simbolico, scenografico, che mostra la sua ipocrisia intrinseca nel momento in cui quello "stato" è sottoposto ad un genocidio che nessuno si è impegnato a fermare. Una teoria. Un archetipo cristallizzato.

Più interessanti sono le condizioni poste da alcuni stati per un eventuale riconoscimento: la totale smilitarizzazione del territorio e l'esclusione della resistenza da qualsiasi dinamica di governo all'interno della Palestina. Accettare di trasformarsi in una piccola satrapia senza onore in cambio di un archetipo. Di una teoria. Anzi di un'Idea.

Pensano che i palestinesi siano i selvaggi con l'anello al naso, da raggirare a piacimento.

Il ricordo torna ad Oslo ed alle precondizioni poste ai palestinesi - e solo ad essi - per dare vita ai negoziati: il riconoscimento preventivo dello stato d'Israele, vale a dire la cessione dell'unica carta negoziale nelle mani dei palestinesi che, ovviamente, non avevano più nulla da negoziare.

Una resa ignominiosa, in pratica. Una presa per i fondelli clamorosa. Ciò che in effetti fu Oslo.

- Maestà, il popolo palestinese viene decimato dalle vostre bombe e dalla fame

- E voi dategli il riconoscimento

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale