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23 settembre 2025
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Livorno: la nave delle armi non deve attraccare
di Franca Rissi

Pomeriggio frenetico al porto di Livorno, dove la solita assemblea delle 14, organizzata dai portuali ma molto partecipata dai cittadini, si è trovata ad affrontare il problema dell'arrivo di una nave statunitense a quanto pare carica di armi. Un'altra assemblea si è tenuta alle 19.

Intanto davanti al Molo Italia in centinaia presidiavano la banchina per impedire l'attracco. Interlocutori il prefetto Giancarlo Dionisi, il sindaco Luca Salvetti e il commissario dell'autorità di sistema Gariglio.

A un certo punto anche la prefettura ha comunicato che la volontà era impedire l'attracco della nave nel porto di Livorno.

Alle 20 di è concluso l'incontro in Prefettura, in cui il Prefetto ha annunciato che la nave statunitense non attaccherà a Livorno, ma si fermerà in rada in attesa di un nuovo porto.

Ma non solo i portuali livornesi annunciano che il presidio non si scioglierà finché la nave non si allontanerà dalla rada, si dicono anche pronti a supportare i lavoratori di altri porti dove la nave si dovesse dirigere.

La questione è bloccare il carico. D'altra parte lo avevano annunciato i colleghi genovesi: fermiamo tutto! E la riuscita dello sciopero con lo stesso slogan ha dato loro la certezza di avere il sostegno degli italiani.

Alle 21 nuova assemblea cittadina ma fuori dal varco, per motivi logistici.

Già i lavoratori ravennati (e quelli di altre città del mondo) avevano bloccato navi cariche di materiale bellico collegato con Israele.

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