Brasile si aggiunge a caso legale presso la CIG
di Gabriella Mira Marq

Il Brasile ha formalmente presentato una dichiarazione di intervento alla Corte Internazionale di Giustizia nel caso intentato dal Sudafrica contro Israele in merito alle violazioni della Convenzione sul Genocidio nella Striscia di Gaza, ha annunciato la Corte venerdì.

La Corte Internazionale di Giustizia ha confermato che il Brasile ha depositato la sua dichiarazione il 17 settembre, invocando l'articolo 63 dello Statuto della Corte, una disposizione che garantisce agli Stati parti di una convenzione in fase di interpretazione nei procedimenti della Corte Internazionale di Giustizia il diritto di intervenire.

Il Brasile ha dichiarato di esercitare tale diritto in quanto parte della Convenzione sul Genocidio del 1948, sostenendo nella sua memoria che l'interpretazione della Corte degli articoli I, II e III della Convenzione è in gioco, offrendo il proprio punto di vista giuridico sulla questione.

La Corte, in conformità con l'articolo 83 del Regolamento della Corte, ha invitato sia il Sudafrica che Israele a presentare osservazioni scritte sull'intervento del Brasile.

Il Brasile si aggiunge a una lista crescente di paesi, tra cui Colombia, Messico, Spagna, Turchia, Cile e Irlanda, che hanno cercato di intervenire nel caso.

Il Sudafrica ha intentato la causa contro Israele il 29 dicembre 2023, accusandolo di aver violato gli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio nelle sue azioni contro i palestinesi di Gaza e, da allora, la Corte ha emesso una serie di misure provvisorie che ordinano a Israele di adottare misure per prevenire atti di genocidio.

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