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Messico congela beni di deputata che USA accusano di legami con criminali
di Armando Lo Giudice
L'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) del Messico ha congelato giovedì i beni di una deputata del Congresso, appartenente al partito di governo Morena, a seguito delle accuse del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti secondo cui avrebbe legami con il cartello di Sinaloa.
La deputata Hilda Araceli Brown è tra i 22 individui e aziende presi di mira dall'UIF, descritti dagli Stati Uniti come complici delle operazioni di una potente fazione del più famigerato cartello della droga messicano.
Il governo degli Stati Uniti sostiene che Brown faccia parte di una rete criminale con sede nel piccolo comune di Playas de Rosarito, situato a circa 24 km a sud della California, nella parte nord-occidentale dello stato messicano della Bassa California.
Secondo le autorità statunitensi, Brown era un personaggio attivo nella malavita locale durante il suo mandato di sindaco di Playas de Rosarito. Sostengono che abbia sostenuto le operazioni del cartello di Sinaloa esercitando influenza e controllo politico nella regione per promuovere le attività criminali del gruppo.
Oltre a Brown, l'Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato anche diversi importanti imprenditori e collaboratori politici a lei collegati, accusandoli di far parte della stessa rete criminale.
La rete sarebbe controllata da Los Mayos, una fazione del cartello di Sinaloa fedele all'ex leader del cartello Ismael "El Mayo" Zambada, che si è dichiarato colpevole di traffico di droga negli Stati Uniti ad agosto ed è attualmente in custodia federale e la cui condanna è prevista per gennaio 2026.
Incluso Brown, il Messico ha congelato i beni di sette individui e 15 società. La decisione è stata accolta con favore come parte della crescente cooperazione tra le autorità messicane e statunitensi.
"L'inclusione di elenchi internazionali emessi da autorità straniere consente all'UIF di agire in coordinamento con il sistema finanziario messicano per impedire che risorse illecite vengano introdotte o disperse nell'economia nazionale", si legge nella dichiarazione.
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