Nepal: cortei per la democrazia ma votano quattro gatti
di Roberto Preve

Mi ha colpito che in Nepal la nuova Presidente sia stata scelta tramite una consultazione via internet di diecimila persone a cui non potevano accedere, o non volevano accedere, 30 milioni di persone.

I votanti telematici che sbandieravano questa come democrazia quando il 70 per cento della popolazione non ha accesso a un sito internet, sono reduci da elezioni democratiche, assai rare nel paese, nell'anno precedente il 2024, con decine di milioni di persone a votare partiti di ogni tipo.

Dai comunisti estremisti a quelli moderati, ai monarchici fino al Congresso socialdemocratico.

Certo immagino che figli di ricchi papà, gli universitari, non fossero contenti dell'introduzione di tasse per pagare un minimo di stato sociale e che essendo di origini anche nobiliari, andassero matti all'idea che degli animali, così considerano i contadini locali, determinassero il loro reddito.

Un po' come negli altri paesi vittime di rivoluzioni arancioni, le parole d'ordine sono di finto egualitarismo contro i corrotti ma in realtà l'anima è nera.

Resteranno due o tre mesi e poi saranno rovesciati da contadini e lavoratori, su questo non esiste problema, ma intanto danni e crimini ne hanno fatti.

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