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30 luglio 2025
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Modello Milano: occasione cercata o imposta?
di Lionello Fittante

Poiché un mio carissimo amico, cui tengo molto, mi dice che sono diventato, o almeno così appaio, giustizialista, deve essere così. Pertanto, prima di esprimere alcuni ulteriori miei dubbi sulla vicenda milanese, voglio fare una premessa a questo punto fondamentale.

Sono tutti innocenti, usciranno dalle indagini tutti puliti, al più 'ingenui', del tipo 'non avevo capito, pensavo si potesse, ci siamo sbagliati in buona fede, non pensavamo, non credevamo' , ecc. Perché, come direbbero Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, indimenticati milanesi: noi no, no, noi, noi no, no, noi no.

E quindi, la magistratura faccia il suo lavoro, abbiamo fiducia nella magistratura, ma siamo certi che alla fine risulterà tutto regolare.

Detto questo però, mi è consentito avere dubbi, politici, non giudiziari? Posso averli? Posso esprimerli? Eccoli.

Quando è emersa la vicenda, per due/tre giorni, abbiamo assistito ad un 'elevato' dibattito sul modello Milano: non è questa la città che dobbiamo disegnare, bisogna cambiare rotta, dobbiamo porre attenzione alle esigenze dei cittadini, è un'occasione per riflettere e ripensare lo sviluppo. Ecco, soprattutto 'è un'occasione per cambiare', ecc.

Ovviamente il dibattito, dopo la conferma di Sala, è già finito, roba passata. Non ne leggo più da nessuna parte. Evidentemente non era poi così importante.

Ma a me viene ancora da chiedermi: se non ci fosse stato l'intervento della magistratura, siamo certi che da qualche parte si sarebbe avviata questa 'riflessione' su quanto avveniva?
Da qualche parte ci si domandasse se quel modello fosse quello giusto?
Ci si chiedesse se c'era da ripensare la città?

Qualcuno ha notizia di un luogo, qualunque, dove questi argomenti, prima, fossero oggetto di riflessione?
Prima che si fosse costretti dagli eventi?

Se è un'occasione, e se questa occasione è necessaria, è merito della politica averla capita o della magistratura averla in qualche modo resa obbligata, proprio perché la politica aveva, ha, rinunciato al proprio ruolo progettuale, e la sinistra al proprio compito di cambiamento?

E infine mi chiedo: ma è tutta responsabilità del PD, del solo PD? Il resto della maggioranza era d'accordo su quel modello (ripeto, intendo politicamente e amministrativamente, non legalmente), o neanche loro si erano accorti, condivideva, accondiscendeva?

Insomma, qualche dubbio, politico, mi resta.

La riflessione va continuata, due o tre giorni non bastano. E questa è politica, per me.

E la cosa, la riflessione su cosa si è e cosa si deve essere, non riguarda Milano. Milano è, appunto, un'occasione.

Parliamo di Taranto?


per approfondire...

Dossier diritti

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