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Altro che Borsellino: Meloni sposta fondi per lotta alla mafia sulle Olimpiadi
di
Aranka Korosi
Quanti telegiornali hanno parlato di questa notizia?
𝟺𝟹 𝚖𝚒𝚕𝚒𝚘𝚗𝚒 𝚝𝚘𝚕𝚝𝚒 𝚊𝚕𝚕𝚎 𝚟𝚒𝚝𝚝𝚒𝚖𝚎 𝚍𝚒 𝚖𝚊𝚏𝚒𝚊, 𝚞𝚜𝚞𝚛𝚊 𝚎 𝚏𝚎𝚖𝚖𝚒𝚗𝚒𝚌𝚒𝚍𝚒𝚘.
𝟒𝟑 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐭𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐟𝐢𝐚, 𝐮𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢𝐨.
Indovinate dove li hanno messi?
Sorpresa: nella sicurezza delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
Perché evidentemente, in Italia, un evento sportivo vale più di una vita spezzata.
Altro che “governo dei patrioti”: questi sono i patrioti delle piste da sci, non delle vittime dimenticate.
Hanno preso i soldi da un fondo pensato per chi ha avuto il coraggio di denunciare la mafia, per ragazze massacrate da uomini violenti, per bambini rimasti orfani, e li hanno dirottati — con un tratto di penna — per caserme, scudi e telecamere olimpiche.
Perché qui lo Stato non premia chi si oppone al crimine.
Premia chi fa bella figura in mondovisione.
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Il sangue non fa audience. Lo slalom sì.
“Erano fondi residui”, dicono.
Certo. Avete tolto il pane a chi ha fame, perché “era avanzato”.
E ora… Sono proprio curiosa: Questa volta i fan di Giorgia Meloni cosa diranno?
Avranno il coraggio di commentare? O staranno in silenzio mentre la loro "madre, sorella, moglie, amica, amante" politica (dipende dal livello di devozione) calpesta i diritti delle vittime per finanziare le Olimpiadi?
Forza, dai. Difendetela anche stavolta.
Diteci che è colpa del Reddito, dei migranti, del governo Conte, dell’Europa, delle scie chimiche.
Ma stavolta guardatevi allo specchio prima di parlare.
 
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