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UE dei diritti fumo negli occhi
di
Federica Pighetti
Il progetto politico di Europa si presentava fin dalle origini come una protrusione del modello di mercato.
Che l'Europa dei diritti fosse un'operazione ideologica, puro e semplice fumo negli occhi, era evidente nelle politiche sull'immigrazione ben prima degli scandalosi accordi con l'Albania, nei criteri di inclusione/esclusione degli stati e perfino nelle "innocue" questioni di riconoscimento linguistico.
La vera sconfitta è aver consentito a nazionalisti e fascisti il comodato d'uso del riconoscimento di queste contraddizioni, di avergli consentito di nutrirsi del malcontento delle masse e di fare quello che storicamente hanno sempre fatto: dare sfogo inconscio e immediato alle frustrazioni in modo che esse non possano mai diventare coscienza critica.
Adesso perché sorprendersi se l'Europa si consegna volenterosa come offerta sacrificale (e credo completamente inutile) per scongiurare la crisi in cui si dibatte l'economia statunitense?
Che cosa potevamo attenderci se non la conferma dell'asservimento politico alle esigenze del capitale?
Il capitale conserva e alimenta sé stesso, niente di nuovo sul fronte occidentale.
 
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