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UE: cambiamo l'inno ufficiale
di
Franca Zanaglio
Proporrei di cambiare l'inno ufficiale dell'UE, che è un'entità estranea allo spirito del componimento di Beethoven, che a sua volta si era ispirato al poema da Schiller scritto nel 1785, scelto dalla Comunità europea nel 1972 ed in seguito dall'UE nel 1985 ma con la sola esecuzione della musica, senza il coro.
Pensavo che la scelta indicasse l'essenzialità della musica come portatrice del messaggio universale dell'opera, (evitando l'uso della lingua tedesca per non aggiungerci una nota nazionalistica e certo non era il caso), perché sì la musica è linguaggio universale.
A distanza di quarant'anni me lo spiego diversamente, in questo modo hanno evitato l'imbarazzo di associare il testo di Schiller all'entità criminogena chiamata UE, criminogena per il fatto che esprime una rappresentanza ed un governo di criminali, che operano politiche criminali con ispirazione e finalità diametralmente opposte a quelle che l'avevano fatta nascere.
Resta però l'imbarazzante associazione al significato che Beethoven volle dare alla chiusura della sua Nona sinfonia, avendo fatto proprio l'ideale romantico di una nuova Arcadia messo in versi da Schiller, con la Von Der Bomben o la Kallas o il Merz o il Macron (gli inglesi più coerenti se ne sono andati, essendo già di loro incompatibili con lo spirito dell'amicizia universale).
Nella sua ode Friedrich Schiller esprimeva l'auspicio per un futuro legame di fratellanza universale ( “L’uomo è per ogni uomo un fratello! Che tutti gli esseri si abbraccino! Un bacio al mondo intero!”), l'ideale per una futura società di uomini legati tra loro da vincoli d' amicizia, di gioia ("freude" è la parola che apre i versi) e per un ritorno alla dimensione divina dell’essere umano:
"Gioia, bella scintilla divina,
figlia dell’Elisio,
noi ci accostiamo ebbri d’ardore,
o Divina, al tuo sacrario.
I tuoi incanti tornano a unire
ciò che gli usi rigidamente divisero;
tutti gli uomini diventano fratelli,
dove posa la tua ala soave.
Lieti, come i suoi astri volano
attraverso lo splendore della volta celeste,
percorrete, fratelli, la vostra strada,
gioiosi, come un eroe verso la vittoria.[..]
Abbracciatevi, moltitudini!
Questo bacio al mondo intero!
Fratelli, sopra la volta stellata
deve certo abitare un padre amorevole.
Cadete in ginocchio, moltitudini?
Intuisci il tuo creatore, mondo?
Cercalo sopra la volta stellata!
Sopra le stelle deve abitare."
Nella letteratura l'Arcadia (Arcadìa era il nome di un'antica regione della Grecia, derivato dalla figura mitologica del re semidio Arcade) era una terra ideale dove una perfetta armonia regnava tra uomini, animali e natura.
L'Arcadia come ideale tipicamente romantico è evidentemente antitetico al cinismo e alla passione per gli armamenti dell'UE, all'amore sviscerato per il capitalismo predatorio, per l'imperialismo vorace USA.
Dunque nella tomba insieme a Rossi e Spinelli, a De Gasperi, Adenauer e Schumann si sta rigirando solo Beethoven e non Schiller, almeno lui risparmiato dall'offesa, dal vilipendio.
 
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