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Infiltrati autonomi
di
Elisa Fontana *
Il governo ammette, dopo ben tre richieste lasciate cadere nel vuoto, che è vero che 5 agenti si sono interessati da vicino sia a Potere al Popolo che a Cambiare rotta, collettivo studentesco universitario che si presenta regolarmente alle elezioni universitarie e del consiglio nazionale degli studenti universitari, ma non sono stati infiltrati dall’antiterrorismo sono loro che autonomamente, avuto sentore della preparazione violenta quantomeno della rivoluzione d’ottobre, si sono attivati con i superiori.
Infatti, dice il governo, sono tutti e 5 studenti universitari regolarmente iscritti con il loro vero nome e cognome e non agenti sotto mentite spoglie.
Deve essere stata una preparazione della rivoluzione veramente in grande stile se un agente a Milano, uno a Bologna, uno a Roma, e altri a Napoli hanno tutti contemporaneamente avuto sentore di derive violente e, messi da parte i libri, hanno doverosamente avvertito i superiori del pericolo incombente per la nazione tutta.
Certo gli indizi contro PaP erano gravi e reiterati, perché è ben vero che si presenta regolarmente alle elezioni per dare un paravento di regolarità democratica alle sue azioni, ma mai, e sottolineo mai, sono riusciti a vedere un sano saluto fascista, un belluino “presente!” urlato a squarciagola, nemmeno un manganello volante, niente insomma, niente che potesse rassicurare sulla legittimità di questa formazione politica.
Chiunque capisce bene che una soluzione andava cercata e piuttosto velocemente. E così, avuta notizia di questi degenerati si è proceduto con velocità e accuratezza per almeno 8 mesi, infiltrazioni che si sono interrotte perché i laboriosi studenti sono stati beccati con le mani nella marmellata, grazie al fatto che è bastato digitare i loro nomi su Google per scoprire che mestiere facevano.
E niente, meno male che abbiamo questo splendido governo che veglia sulla nostra sicurezza democratica, incurante dei pericoli e dei trabocchetti.
E sarà sicuramente un altro caso fortuito che lo spionaggio nei confronti di Potere al Popolo e dei giornalisti tramite lo spyware Paragon inizino tutti più o meno nell’autunno del 2024 e su tutto questo lavorio di spionaggio e di infiltrati ci sia il silenzio più assoluto del governo, se si fa eccezione per la spericolata e imbarazzante informativa del sottosegretario Prisco ieri alla Camera.
E sì, sottosegretario crediamo senz’altro che i 5 poliziotti infiltrati fossero dei bravi studenti distolti dai loro studi per ottemperare al proprio dovere. E come non crederle?
* Coordinatrice Commissione Politica e Questione morale dell'Osservatorio
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