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Media Israeliani: Tel Aviv tiene contatti con Mosca su Iran e Siria
di Tamara Gallera
L'emittente statale israeliana Kan sostiene che Israele e Russia stiano segretamente mantenendo contatti per la risoluzione di situazioni di conflitto nelle relazioni di Israele con Iran e Siria.
Secondo le sue informazioni, si tratta di "colloqui diplomatici ad alto livello" iniziati dopo la fine della campagna militare israeliana contro l'Iran, durata dal 13 al 24 giugno. L'obiettivo dichiarato di questa operazione era distruggere i programmi missilistici e nucleari della Repubblica Islamica.
Teheran ha risposto con attacchi missilistici sul territorio israeliano. La notte del 22 giugno, gli Stati Uniti sono entrati nel conflitto attaccando tre impianti nucleari in Iran. In risposta, il 23 giugno, la Repubblica Islamica ha lanciato un attacco missilistico contro la più grande base aerea americana in Medio Oriente, la base aerea di Al-Udeid in Qatar, e il 24 giugno Washington ha annunciato un cessate il fuoco tra le parti.
Come osserva Kan, il dialogo è iniziato "circa una settimana" dopo la fine della campagna e alla luce dei segnali di Mosca sulla sua disponibilità a "agire da mediatore" tra Iran e Israele. L'emittente radiotelevisiva sottolinea in particolare che "Mosca non ha armato Teheran" durante i 12 giorni di conflitto. Inoltre, la parte israeliana mantiene contatti con la Russia "in relazione agli sforzi per raggiungere una soluzione politica" riguardo alla Siria, sostiene Kan.
Allo stesso tempo, Israele sta cercando di ottenere garanzie diplomatiche riguardo all'Iran nel dialogo con gli Stati Uniti, osserva l'emittente radiotelevisiva. Si prevede che la questione sarà uno degli argomenti di conversazione tra il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il loro incontro a Washington la prossima settimana, riporta Kan.
Il 13 giugno, subito dopo l'inizio di uno scambio di colpi durato 12 giorni tra Israele e Iran, l'ufficio stampa del Cremlino ha riferito che il Presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha espresso la disponibilità di Mosca a fornire servizi di mediazione nella situazione del conflitto israelo-iraniano.
Lo stesso giorno, il Cremlino ha riportato una conversazione tra Putin e il Presidente iraniano Masoud Pezeshkian, a seguito della quale è stato affermato che la Russia manterrà stretti contatti sia con l'Iran che con Israele al fine di evitare conseguenze dannose del loro conflitto per l'intero Medio Oriente.
Intervenendo alla sessione plenaria del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo il 20 giugno, Putin ha sottolineato che la Russia non sta cercando di mediare nel conflitto tra Iran e Israele, ma sta "offrendo le proprie idee" per una soluzione. Secondo lui, la Russia sarà soddisfatta solo se queste idee "sembrano interessanti per entrambi i Paesi". Allo stesso tempo, Putin ha osservato di intravedere possibili punti di contatto tra Iran e Israele.
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