USA chiedono di rimuovere Francesca Albanese dal suo ruolo
di Gabriella Mira Marq

La Missione degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite ha denunciato il nuovo rapporto della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese, accusandola di aver condotto una "guerra economica" contro aziende americane e globali, definendole complici dell'occupazione e delle azioni militari israeliane nei territori palestinesi.

In una dichiarazione rilasciata martedì, la missione ha affermato che Albanese aveva inviato "corrispondenze minacciose a decine di entità in tutto il mondo, tra cui importanti società americane", accusandole di essere complici di "gravi violazioni dei diritti umani, apartheid e genocidio".

"Queste lettere costituiscono anche un'inaccettabile campagna di guerra politica ed economica contro l'economia americana e mondiale", si legge nella dichiarazione, aggiungendo che le sue accuse contro Israele erano "false e offensive".

Gli Stati Uniti hanno inoltre ribadito il loro appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres affinché condanni le azioni di Albanese e ne chieda la rimozione dal ruolo di Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967.

"Gli Stati Uniti hanno avvertito che il persistere di tale inadempienza non solo screditerebbe le Nazioni Unite, ma richiederebbe anche azioni significative in risposta alla condotta scorretta della Sig.ra Albanese", si legge nella dichiarazione.

Francesca Albanese è stata riconfermata recentemente all'unanimità nel ruolo rivestito, nonostante gli attacchi di organizzazioni filo-israeliane e le richieste di destituirla.

Il suo rapporto, che sarà presentato giovedì a Ginevra, ha identificato le società che presumibilmente facilitano l’occupazione israeliana, tra cui aziende come Microsoft, Alphabet, Amazon e Palantir che forniscono hardware militare, tecnologie di sorveglianza e infrastrutture che supportano l’occupazione illegale di terre palestinesi da parte di Israele.

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