Trump si schiera con Netanyahu: processo farsa politica
di Rico Guillermo

Sabato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha difeso il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, definendo il suo processo per corruzione una "caccia alle streghe politica".

"È terribile quello che stanno facendo in Israele a Bibi Netanyahu. È un eroe di guerra e un primo ministro che ha fatto un lavoro favoloso collaborando con gli Stati Uniti per ottenere un grande successo nell'eliminazione della pericolosa minaccia nucleare in Iran", ha dichiarato Trump su Truth Social, aggiungendo che Netanyahu sta anche negoziando con Hamas per la restituzione degli ostaggi israeliani.

"Com'è possibile che il primo ministro israeliano possa essere costretto a stare seduto in un'aula di tribunale tutto il giorno, per NULLA (sigari, bambola Bugs Bunny, ecc.)? È una CACCIA ALLE STREGHE POLITICA, molto simile alla caccia alle streghe che sono stato costretto a subire io", ha detto Trump.

Ha definito il processo una farsa della giustizia che "interferirà con i negoziati sia con l'Iran che con Hamas".

Ha anche definito "FOLLIE" ciò che stanno facendo i procuratori che indagano su Netanyahu. "Gli Stati Uniti d'America spendono miliardi di dollari all'anno, molto più di qualsiasi altra nazione, per proteggere e sostenere Israele. Non tollereremo questo. Abbiamo appena ottenuto una Grande Vittoria con il Primo Ministro Bibi Netanyahu al timone, e questo offusca notevolmente la nostra Vittoria. LASCIATE ANDARE BIBI, HA UN LAVORO IMPORTANTE DA FARE!", ha dichiarato.

Trump aveva già chiesto che l'udienza di lunedì per corruzione di Netanyahu venisse archiviata in cambio del servizio reso a Israele. "Sono rimasto scioccato nell'apprendere che lo Stato di Israele, che ha appena vissuto uno dei suoi momenti più importanti della storia ed è fortemente guidato da Bibi Netanyahu, stia continuando la sua ridicola caccia alle streghe contro il loro Primo Ministro dei tempi della Grande Guerra!", ha scritto Trump mercoledì su Truth Social.

Netanyahu si trova ad affrontare tre distinti casi di corruzione presentati nel 2019 – i casi 1.000, 2.000 e 4.000 – che includono accuse di corruzione, frode e abuso di fiducia. Nega qualsiasi illecito, definendo le accuse "false".

Il primo ministro, il cui processo è iniziato il 24 maggio 2020, è il primo leader israeliano in carica nella storia a testimoniare come imputato in un processo penale. Secondo la legge israeliana, non è tenuto a dimettersi a meno che non venga condannato dalla Corte Suprema, un processo che potrebbe durare diversi mesi.

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