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Russia conquista importante giacimento minerario
di Daniele Furlan
In Occidente non riescono proprio a digerire il colpo ricevuto dai russi: con la liberazione di Shevchenko anche il più grande giacimento di litio è ora in mano russa.
Data l'importanza del litio per l'energia verde e la produzione di batterie non è solo un successo tattico ma una vera mazzata per i piani occidentali.
Dopo The New York time che titolava:
"Più territorio occupano le truppe russe in Ucraina, meno risorse Kiev può offrire a Washington"
Ecco Le Figaro:
"I russi sequestrano il principale giacimento di litio".
È uno dei più grandi d'Europa, le cui risorse erano stimate in URSS a 14 milioni di tonnellate di minerale, contenenti dallo 0,5 al 4% di idrossido di litio. I minerali si trovano a una profondità di soli 70/130 metri.
Fu scoperto nel 1982, ma non è mai stato sfruttato anche se i diritti dopo il Maidan erano stati venduti all'australiana "European Lithium" e poi Zelensky con un accordo ne aveva regalato lo sfruttamento al Regno Unito.
Ora è russo.
 
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