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28 giugno 2025
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Imperi d'Oriente
di Francesco Dall'Aglio *

Ho scritto e detto varie volte (e dovrei forse decidermi a farlo in maniera un po' più seria e strutturata che sui social) che il modo che abbiamo di guardare a Oriente è, sostanzialmente, lo stesso di Erodoto, includendo nell'Oriente anche la Russia e la Cina che ai suoi tempi non esistevano o non erano note: imperi enormi e ricchissimi, popolati da masse di schiavi, guidati da un tiranno pazzo, sanguinario e impotente rinchiuso in un palazzo inaccessibile, circondato da intrighi di eunuchi e mercenari, che non si fa problemi a sacrificare i suoi sudditi a milioni per inseguire i deliri che di volta in volta gli vengono in mente.

Il contrario, insomma, di ciò che siamo noi, democratici, pacifici, amanti del bello e del buono.

E oggi sul Foglio Siegmund Ginzberg (che è un giornalista ma si sa, chiunque può scrivere di storia, che ci vuole) mi dà manforte parlando del "nodo persiano" che fu, cito, "per secoli il grande cruccio della potenza di Roma. Non riuscirono mai a venirne a capo [...] Ci avevano provato con ogni mezzo: diplomazia, elargizioni, grandi campagne militari (cosa in cui notoriamente i romani eccellevano), invasioni da terra, guerre per procura, alleandosi con altre potenze locali, e ripetuti tentativi di cambi di regime. Niente da fare".

E questo nonostante l'impero persiano, e il successivo impero dei parti, fossero regimi già moribondi (i regimi orientali sono sempre moribondi, anche appena nati sono vetusti, decadenti, disfatti) e moribondo (anzi, come scrive Ginzburg "già morto") sia anche quello iraniano nostro contemporaneo, ma, appunto, "niente da fare", ahimè.

Dobbiamo perseverare e forse, un giorno, ce la faremo, con grande attenzione però perché l'alternativa, dopo l'inevitabile vittoria, potrebbe essere peggiore. Ginzburg parla dell'Iran ma il discorso è naturalmente lo stesso, e sempre valido, anche per la Russia, la Cina e per qualsiasi "Oriente" decidiamo di volta in volta di allucinare.

* Medievista, esperto di lingue e culture dell'Europa orientale


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