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27 giugno 2025
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27 giugno 1980
di Daniele Furlan

LA STRAGE DI USTICA, Perché FU UNA STRAGE, NON UNA DISGRAZIA O UN INCIDENTE come hanno sempre voluto farci credere.

Un DC-9 ITAVIA con 81 persone a bordo compresi i 4 membri dell'equipaggio, 13 i bambini, decollato alle ore 20,08 da Bologna destinazione Palermo, tempo di percorrenza poco più di un'ora, esattamente alle ore 20,59 mentre sorvola lo specchio di mare tra Ponza e Ustica improvvisamente e inspiegabilmente scompare dai radar, viene letteralmente inghiottito nel nulla.

44 anni da allora, 44 anni di ipotesi: dall'incidente militare all'attacco voluto, dalla bomba interna al missile esterno, dall'attentato terroristico, al cedimento strutturale, dagli F14 francesi all'operazione Nato per colpire Gheddafi credendolo presente nel Dc 9, dall'abbattimento per errore al black out dei radar voluto per nascondere uno scenario di guerra aerea, fino al collegamento col relitto del mig libico rinvenuto un mese dopo sulla Sila con il cadavere del pilota in avanzato stato di decomposizione..

44 anni di indagini e insabbiamenti , piste battute poi abbandonate, rivelazioni scottanti poi ritrattate, carte, audio che escono poi scompaiono, ufficiali di marina, aviatori probabili testimoni morti in strani incidenti o suicidi prima delle loro deposizioni... chissà perché?

TUTTO PERSO NEL BUIO...COME QUELLE VITE,

Unico punto fermo della vicenda, la responsabilità del ministero difesa e trasporti per la "non vigilanza del traffico aereo" con il dovuto risarcimento deciso dalla Cassazione ai familiari delle vittime e alla compagnia Itavia.

Il proprietario dell'Itavia era stato indegnamente incriminato su pure illazioni e scagionato solo dopo anni quando cadde in maniera inequivocabile la tesi del cedimento strutturale dell'aereo... Incriminazione ingiusta che però, oltre al dramma umano, era già costata ad Itavia prima il commissariamento e successivamente la chiusura...

Tutto il resto mistero fitto, retto su menzogne infinite e negazioni omertose, depistaggi, manipolazioni, occultamenti, insabbiamenti per una verità che evidentemente non deve venire a galla. I colpevoli devono restare ignoti e impuntiti.

Una verità che deve restare lì in fondo al mare dove per anni hanno lasciato anche il relitto (è stato recuperato, lo ricordo, solo nel 1991).


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Dossier diritti

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