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Trump contro Mamdani: "comunista pazzo" perché difende i palestinesi
di Leandro Leggeri
In un nuovo attacco verbale pubblicato su Truth Social, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha preso di mira Zohran Mamdani, candidato democratico di origini ugandesi e indiane, musulmano e fieramente solidale con la causa palestinese.
Mamdani, attivista e deputato dello stato di New York, ha recentemente vinto le primarie democratiche per la corsa a sindaco della città.
Trump lo ha definito senza mezzi termini un “100% Communist Lunatic” (un “pazzo comunista al 100%”), aggiungendo che “i Democratici hanno oltrepassato ogni limite nel candidare una figura simile”.
Ma ciò che appare sempre più evidente è come il sostegno di Mamdani ai diritti del popolo palestinese e la sua militanza all’interno della Democratic Socialists of America lo rendano il bersaglio perfetto per l'estrema destra americana.
Mamdani ha più volte condannato i bombardamenti su Gaza e si è schierato apertamente a favore di un cessate il fuoco permanente e della fine dell’occupazione israeliana.
In un contesto politico statunitense che criminalizza ogni forma di dissenso filo-palestinese, le parole di Trump vanno lette come un tentativo di intimidazione politica e di delegittimazione non solo ideologica, ma anche religiosa ed etnica.
L'attacco arriva mentre cresce negli USA una nuova generazione di politici musulmani, progressisti e anti-establishment che sfidano lo status quo e rompono il silenzio sul genocidio in corso in Palestina.
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