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26 giugno 2025
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Armi: paesi UE preparano la lista della spesa
di Francesco Dall'Aglio *

Quando il signore si reca in visita nelle remote province dove ha i suoi feudi, è costume che i maggiorenti locali si facciano trovare schierati ad attenderlo davanti all'edificio dove, nella sua magnanimità, accetterà di trattenersi qualche minuto con loro.

Più o meno lo stesso copione è stato rappresentato a L'Aja, con un sovrappiù di umiliazione e perdita di dignità dovute alle parole del capo dei maggiorenti, Rutte, che non ha trovato di meglio che rivolgersi al signore chiamandolo "papino" (per poi dire, come si usa, che è stato frainteso); il signore ha apprezzato, naturalmente, come testimonia la foto che allego.

Dal punto di vista pratico la riunione non ha portato a sostanziali novità, essendo stato tutto già deciso: i maggiorenti hanno promesso al signore che nel giro di 10 anni (quando il signore, se Dio c'assiste, sarà in pensione o nel luogo che gli è riservato dopo la morte) aumenteranno le spese militari portandole al 5% del PIL, che per l'Italia fa circa, mi dicono, 700 miliardi.

Dove e in che modo verranno recuperati questi soldi non è cosa che interessa al signore, e nemmeno troppo ai maggiorenti: o verranno aumentate le tasse in maniera consistente o verranno tagliate, in maniera altrettanto consistente, le spese della sanità, dell'istruzione e delle politiche sociali - o, più probabilmente, verranno adottate entrambe le soluzioni, alzando le tasse e tagliando le spese, del resto con i russi alle porte c'è poco da scherzare. Come verranno spesi questi soldi non si sa.

Sono già partiti gli escamotage, ovviamente (i maggiorenti sono servi, ma non sono sciocchi): a parte la dilazione nel prossimo decennio, da noi si prospetta di spendere in armi "solo" il 3,5% della somma, destinando il rimanente 1,5% a fuffa variamente assortita tipo la cybersicurezza, gli ammodernamenti delle reti informatiche eccetera, perché del resto non è giusto che a questa gran mangiata di soldi pubblici siano invitate solo le industrie delle armi. Industrie che saranno, naturalmente, più statunitensi che europee, per una questione di volume di produzione, stabilimenti già in funzione ed economia (la roba militare prodotta in Europa costa molto più di quella prodotta negli USA).

Per dire, la Gran Bretagna ha annunciato di volersi dotare di bombardieri per trasportare ordigni nucleari, di quelli un po' rétro a caduta libera, che quelli hanno (e tanti auguri a sganciarli sul bersaglio, specie se è in mezzo alla Russia): la scelta degli aerei è caduta, guarda tu la coincidenza, non su un progetto nazionale o europeo ma sugli F-35 che tanto eccellenti prove stanno dando di sé. Non dubito che noi faremo lo stesso.

Parte dei soldi delle armi finiranno certamente in Ucraina, visto che il signore vuole essere libero di dedicare le sue attenzioni ad altre zone del globo, che la nostra ormai non serve più a tantissimo, e non vuole spenderci più nulla; anzi, non è nemmeno detto che, in caso la Russia davvero un giorno si infastidisse e decidesse di invaderci davvero, o più probabilmente di bombardarci, gli USA accorrerebbero a difenderci.

Loro con la Russia non hanno problemi, in fondo, tanto che per la prima volta da anni non si è parlato di aggressione russa o di guerra non provocata eccetera, e al povero Zelensky (che per l'occasione, memore di quanto successo quando si era incautamente recato in visita nella capitale dell'impero vestito da mužik, sfoggiava una via di mezzo tra una divisa e un completo) sono state fatte tante promesse, tanti inviti in tante stanze diverse, addirittura un tribunale apposta per farlo giocare a giudicare i russi cattivi, ma da L'Aja se ne è andato senza nulla di concreto in mano, sempre a differenza degli anni scorsi.

Intanto, per un vertice che si chiude se ne apre subito un altro, però a Quingdao, in Cina, e a partecipare sono i Ministri della Difesa dell'SCO di cui fanno parte Cina, Russia, Iran, Pakistan, India, Bielorussia e tutti gli -stan ex sovietici. Forse anche loro (stavolta è venuto addirittura il Ministro della Difesa dell'India), dopo tutti i recenti discorsi del tipo "allora l'Europa pensa alla Russia così noi ci possiamo dedicare alla Cina, tanto l'Iran lo possiamo bombardare quando vogliamo e tutti quegli altri pezzenti col turbante in testa non sono un problema", si sono un po' infastiditi. Certo, l'SCO non è la NATO, ci mancherebbe. Ma non è nemmeno i BRICS.

EDIT: 700 miliardi è una cifra indicativa, da spalmare nel decennio 2025-2035, e che tiene conto anche delle spese militari già programmate.

* Componente Comitato Scientifico dell'Osservatorio


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