Lavoratori in sciopero contro trasporto di materiale bellico
di Viola Fiore

Oggi 25 giugno USB ha indetto uno sciopero degli operatori addetti al carico dei velivoli presso l'aeroporto civile di Montichiari (Brescia) a causa del previsto arrivo di un carico di missili. I lavoratori e le lavoratrici non vogliono essere complici di guerre, come sarà spiegato durante il presidio e la conferenza stampa che avranno luogo alle 11,00 davanti all’ingresso dell’aeroporto.

Questa azione fa parte di una iniziativa più ampia. Il sindacato di base ritiene infatti che i lavoratori e lavoratrici non possano rimanere inerti di fronte a questa enorme folle operazione di riarmo voluta dalla Nato e dalla UE contro i voleri di popoli e rimanere silenti di fronte alle guerre, alle aggressioni e ai genocidi.

Pertanto, dopo l’incontro pubblico che si è tenuto alla Sapienza giovedì 19 giugno, in collaborazione con Ceing, il Centro d’Iniziativa Giuridica Abd El Salam, è stato deciso di promulgare lo sciopero specifico da poter utilizzare ovunque il lavoratore o lavoratrice si troverà di fronte a operazione di carico e scarico delle armi o al trasporto di materiale bellico.

Questo deve valere anche laddove vigono le restrizioni della legge 146/90 e ss.mm, dice il sindacato "perché riteniamo che trasportare armi non possa in alcun modo essere considerato un diritto costituzionalmente garantito. Su questo vedremo quale partito politico o istituzione avrà coraggio di affermare il contrario".

Allo stesso tempo sarà messa a disposizione di tutti i lavoratori e lavoratrici, incluso la ricerca negli enti e nelle Università coinvolte in progetti dual-use o esplicitamente finalizzati a tecnologia ad uso bellico, una dichiarazione di obiezione di coscienza che parte da quanto già stabilito e riconosciuto legalmente in Italia.

"Noi non lavoriamo per la guerra!" affermano i lavoratori interessati all'iniziativa.

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