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New York, primarie dem: vince candidato osteggiato dai sionisti
di Aurora Gatti
Zohran Mamdani ha sbalordito gli osservatori politici di tutto il paese martedì, apparendo pronto a vincere la nomination democratica a sindaco di New York City contro l'ex governatore Andrew Cuomo. La sua vittoria è frutto in buona parte delle reazioni a quanto sta accadendo in Palestina. Non a caso i sionisti hanno speso milioni di dollari per fermare la sua corsa.
Sebbene non sia stato ancora dichiarato ufficialmente un vincitore, Cuomo non ha aspettato che venissero conteggiati tutti i voti per ammettere la sconfitta. Meno di due ore dopo la chiusura dei seggi, ha dichiarato ai suoi sostenitori che "stasera era la serata del deputato Mamdani", sottolineando un cambiamento epocale nella politica USA. E' scoppiato l'entusiasmo nella sede di Mamdani.
Mamdani ha guadagnato terreno su Cuomo nelle ultime settimane, ma era ancora in svantaggio nella maggior parte dei sondaggi rispetto all'ex governatore di New York, che era entrato in corsa a marzo come il chiaro favorito. Mamdani è però salito rapidamente con l'avvicinarsi delle primarie.
L'ascesa di Mamdani è una delle più sorprendenti degli ultimi anni.
Si è presentato alla corsa democratica per sostituire il sindaco Eric Adams alle elezioni generali da parlamentare statale poco conosciuto, in carica solo dal 2021. Ha iniziato con una quota a una cifra nei sondaggi, ben dietro a Cuomo, e si è ritrovato in mezzo a un gruppo di altri candidati che cercavano di emergere.
Il suo slancio è stato evidente nelle ultime settimane, quando ha colmato il divario da Cuomo nei sondaggi e ha ottenuto diversi appoggi di alto profilo da parte di importanti progressisti come la deputata Alexandria Ocasio-Cortez e il senatore Bernie Sanders. Anche il partito progressista Working Families Party ha invitato gli elettori a mettere Mamdani al primo posto nelle loro schede elettorali.
Mamdani è attualmente sulla buona strada per essere in vantaggio al primo turno e non avrà bisogno di un sostegno altrettanto forte da parte degli elettori degli altri candidati per raggiungere la maggioranza.
Con il 92% dei voti stimati martedì sera, il quartier generale del Decision Desk ha rilevato che il membro dell'Assemblea dello Stato di New York era in testa con quasi il 44%, mentre Cuomo aveva il 36% dei voti e il revisore dei conti di New York City Brad Lander si era fermato all'11%.
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