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25 giugno 2025
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Gaza: rapporto ONU su situazione sanitaria disastrosa
trad. di Antonella Salamone

Nella Striscia di Gaza assediata, il 23% dei bambini ha subito amputazioni e il 26% lesioni al midollo spinale, eppure, secondo le Nazioni Unite, non sono disponibili servizi di riabilitazione pediatrica specializzati in tutta l'enclave.

Inoltre, il 33% dei traumi cranici e il 70% dei casi di ustioni chirurgiche riguardano bambini, secondo l'ultimo Rapporto sulla situazione, pubblicato il 18 giugno dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). Il rapporto cita dati provenienti dai partner dell'Health Cluster.

Il rapporto afferma che la capacità dei servizi di riabilitazione è estremamente limitata in tutta la Striscia, con "circa 30.000 casi di trauma" che necessitano già di supporto riabilitativo a lungo termine e solo 85 posti letto di riabilitazione ancora operativi.

Sofferenza psicologica

Una recente visita dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) all'Hamad Rehabilitation Hospital ha rilevato che i bambini in attesa di servizi uditivi "mostrano un significativo disagio psicologico", con l'assenza di un intervento precoce per i casi non traumatici. Il numero di amputati che necessitano di servizi protesici è salito a 6.000, di cui 4.000 nuovi casi e 2.000 preesistenti. Almeno 292 pazienti, tra cui 57 bambini, sono in attesa di un intervento di revisione del moncone.

Complicanze secondarie

Il rapporto rileva che i materiali essenziali per la riabilitazione hanno raggiunto livelli criticamente bassi e alcune strutture sanitarie sono già esaurite. Inoltre, il sovraccarico dei servizi e la carenza di materiali "stanno causando gravi complicazioni secondarie". Si stima che il 30% dei posti letto dell'Ospedale Riabilitativo Al Wafaa, l'unica struttura riabilitativa specialistica rimasta a Gaza, sia occupato da persone affette da "piaghe da decubito in stadio avanzato".

L'Health Cluster ha avvertito che "tutte le persone con disabilità preesistenti, gli anziani e gli individui con disabilità legate al dolore cronico o a malattie non trasmissibili sono a rischio di peggioramento, contribuendo alla disabilità a lungo termine e aumentando i costi e la domanda di riabilitazione a lungo termine".

Gravidanze e neonati a rischio

Il rapporto afferma che il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) avverte di una crisi sanitaria materna a Gaza, dove "le donne muoiono di fame e partoriscono senza acqua pulita, igiene o cure mediche". "Metà dei farmaci essenziali per la salute materna è esaurita e nessuna fornitura dell'UNFPA, compresi i farmaci salvavita per la salute materna, è entrata a Gaza da oltre tre mesi", si legge nel rapporto.

Nel frattempo, a 190 camion carichi di forniture dell'UNFPA è stato negato l'ingresso al confine durante il blocco. "Questa crisi è aggravata dal drastico esaurimento del carburante", si legge nel rapporto. Senza carburante, l'80% delle unità di terapia intensiva essenziali per il parto e le emergenze mediche "chiuderà, e i neonati nelle incubatrici e nelle unità di terapia intensiva rischiano di soffocare a causa del guasto delle macchine salvavita", ha avvertito l'UNFPA.

Ha affermato che "una gravidanza su tre è ad alto rischio e un neonato su cinque nasce prematuro o sottopeso, richiedendo cure specialistiche sempre più indisponibili". Solo cinque ospedali forniscono ancora assistenza alla maternità in tutta la Striscia di Gaza.

Il rapporto ha sottolineato che l'attuale volume e ritmo delle consegne di aiuti umanitari a Gaza "restano criticamente insufficienti". Ciononostante, le autorità israeliane continuano a impedire ai partner umanitari di effettuare distribuzioni di pacchi alimentari all'interno di Gaza, ostacolando ulteriormente gli sforzi umanitari volti a raggiungere le famiglie con aiuti salvavita.

Malnutrizione

Gli ultimi dati disponibili indicano un continuo deterioramento della situazione nutrizionale a Gaza. Secondo l'analisi condotta dal Nutrition Cluster sugli screening della circonferenza medio-superiore del braccio (MUAC) di bambini di età compresa tra 6 e 59 mesi, i tassi di malnutrizione acuta sono aumentati drasticamente in tutti i governatorati.

Tra marzo e maggio, "i tassi di malnutrizione acuta sono più che raddoppiati: a Gaza City i tassi sono aumentati di 1,7, a Khan Younis di 2,2, a Deir al Balah di 2,8 e a Gaza Nord di 2".

"Al momento non sono disponibili dati per Rafah, che rimane completamente sottoposta a ordini di sfollamento", si legge nel rapporto. Questa tendenza al peggioramento si riflette ulteriormente nel numero di nuovi casi di malnutrizione acuta identificati, passati da 2.068 a febbraio a 5.452 a maggio. Inoltre, è aumentata anche la gravità dei casi rilevati: a Maggio il 13% dei nuovi casi identificati soffriva di malnutrizione acuta grave (SAM), rispetto all'11,5% di Marzo.

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