 |
Israeliani liberi, palestinesi prigionieri a casa loro
di Rosa Rinaldi
Le immagini degli israeliani che affollano gli aeroporti o le navi per tornare, probabilmente nella loro Patria d'origine, cozzano prepotentemente contro le immagini dei palestinesi chiusi in gabbia. falciati dai cecchini, dai droni e dai carri armati mentre sono in fila per gli aiuti.
Gente che lì è nata e che conosce solo quella terra. La sua terra.
È qualcosa di cosi assurdo e crudele che sono convinta buona parte delle persone, compresi molti filo israeliani, non riesce ad accettare. Per cui è molto più semplice dare la colpa a famigerate bande armate di Hamas.
Hamas, che ormai è diventato il concetto- ombrello con cui rimuovere dalla coscienza collettiva la mattanza di quella che qualcuno si ostina ancora a chiamare "democrazia".
E in tutto questo dolore non si trova conforto in nessun agente esterno.
Non solo il diritto internazionale ormai è materia morta, ma è come una sorta di cadavere su cui tutti sputano:
- l'Europa, quando dice che è l'Iran che dovrebbe rispettare il diritto internazionale
- la Nato, quando dice che Israele o gli Stati Uniti hanno agito in piena legittimità
- l AIEA, quando parla di nucleare iraniano e finge che non esista il nucleare israeliano, notevolmente più pericoloso perché in mano ad uno Stato messianico e suprematista.
Infatti a volte sembra che Israele agisca, più per motivazioni politico- territoriali, proprio in nome della profezia biblica che vorrebbe la ricostituzione della Grande Israele e la distruzione dei nemici storici, da falcidiare senza pietà. Compresi donne e bambini.
Ed è esattamente quello che sta accadendo, anche con l'appoggio della società civile israeliana, che antropologicamente sembra distante anni luce da qualsiasi altra società civile occidentale.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|