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La pontiera e l'uomo che non capiva troppo
di Claudio Visani
Dalle stelle alle stalle. Da migliore amica a Meloni chi? è un attimo.
"Lei è fantastica, l'Italia sarà il nostro migliore alleato se resta premier", aveva ripetutamente detto "The Donald. Giorgia aveva incassato l'investitura e si era proposta come pontiera tra Europa e Usa.
Ma dall'Ucraina, alla Riviera di Gaza e ai dazi, i ponti si sono rivelati come quello dello Stretto: un'illusione. Poi è arrivata la guerra israelo-americana all'Iran. E qui il ponte è crollato addosso alla pontiera e al suo vice e ministro degli Esteri, Tajani.
Poche ore prima che Netanyahu attaccasse Teheran, l'uomo che non capiva troppo, aveva rassicurato tutti: "Dalle informazioni che abbiamo non ci sarà nessun attacco". E ieri, a chi gli chiedeva se l'Italia fosse stata avvertita del bombardamento e della sostanziale entrata in guerra dell'Amico Americano, ha risposto senza neanche imbarazzarsi troppo: "No, ma era nell'aria".
E la fantastica Giorgia? L'amico e migliore alleato Donald non se l'è fumata pari. Ha avvisato Putin e Starmer. Merz e perfino l'odiato Macron sapevano. Meloni no.
Dell'attacco Usa pare si sia accorto un generale insonne che stava guardando la Tv alle tre di notte e ha chiamato Palazzo Chigi.
Che figure! E come dice il vecchio proverbio: dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio.
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