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Meloni in Senato: poche idee e pessime per noi
di Lina Iaquinto
Giorgia in sintesi:
1 - gli aerei americani che hanno attaccato l'Iran non sono partiti dalle basi americane in Italia.
Si è guardata dal rassicurarci che nemmeno in futuro accadrà, visto come è andata questa volta, che il suo amico prediletto Trump ha informato Starmer e Merz, ma non lei.
Quindi ha preferito sorvolare;
2 - manderemo armi e soldi a Zelensky finché ci verranno chiesti;
3 - l'Iran non ha il diritto di avere l'arma nucleare (Israele sì. E ha pure il diritto di attaccare chi vuole) e vada in ginocchio alla casa bianca;
4 - il 5% del Pil italiano da spendere in armi ci sarà, quindi mettetevi l'anima in pace;
(Quindi gli ospedali pubblici continueranno ad essere chiuse, le scuole pubbliche ad essere tagliate e fatte crollare, le buche sulle strade diventeranno voragini, la manutenzione alle infrastrutture e al territorio devastato è abolita.
Il ponte si farà, servirà a farvi transitare i carrarmati verso e da Taormina).
5 - Netanyahu è amico mio e non si tocca. Sì, vabbè, a Gaza c'è qualche esagerazione, ma prima o poi smetterà, quindi non occorre che approviamo sanzioni contro il governo di Bibi;
6 - La Russia? La Russia è brutta, sporca e cattiva e quindi se non restituisce tutto a Zele, e non accetta che la Nato (gli Usa) piazzi i missili sui suoi confini, è giusto sanzionarla ancora.
Che tristezza.
In un momento come questo avremmo avuto bisogno di un governo autorevole e invece ci ritroviamo con una signora stanca, del tutto inadeguata, e che non sa che pesci prendere se non obbedire ciecamente agli ordini della Casa Bianca.
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