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Attaccando l'Iran Trump ha perso credibilità e elettori
di Guglielmo Mengora
L'unica cosa che ha distrutto Trump nel suo patetico attacco all'Iran è la sua credibilità e quella delle armi statunitensi.
L'Iran ha confermato di essere stato avvertito dagli USA prima dell'attacco e lo stesso Trump ha scritto un tweet delirante in cui millantava di avere distrutto i siti nucleari iraniani e che ora si poteva discutere di pace.
Da solo questo tweet spiega il delirio che attraversa il capitalismo occidentale e quello USA in particolare.
L'attacco è stato così ridicolo che molti analisti dubitano persino che ci siano stati dei bombardieri nei cieli dell'Iran e sono convinti che tutto sia avvenuto da lontano.
Sia come sia, Trump ha perso la sua base. Si può capire perché l'abbia fatto ma il movimento MAGA, che già si stava smarcando non solo dallo show sulla guerra e dal supporto pro-Israele, ma anche dai patetici show sull'immigrazione (molti di loro hanno bisogno di manodopera molto specializzata ed avevano creduto che quelle di Trump fossero solo chiacchiere), è definitivamente in rivolta.
E questo è un bene perché molti di loro non andranno o non torneranno dai Democratici, che sono come e peggio di Trump, ma si apre la strada per una rappresentanza diversa, al di fuori dei due principali partiti.
Una cosa del genere si era già vista con il rifiuto di appoggiare i Dem da parte della Sinistra (cosiddetta) "radicale" in USA.
I mesi che portano alle elezioni di Medio Termine saranno interessanti. I segnali che ormai le basi siano incontrollabili anche dai politici che pensano di averle create ci sono tutti.
Una protesta spontanea con migliaia di persone è nata contro Trump a San Diego al grido di "Nessuna guerra in nostro nome".
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