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22 giugno 2025
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USA bombardano i tre principali siti nucleari iraniani
di Mauro W. Giannini con Aurora Gatti

Nuovamente gli Stati Uniti hanno agito a tradimento. La prima volta è stato quando - nel mezzo delle trattative sul nucleare iraniano - sono stati messi al corrente dell'attacco che Israele intendeva portare all'Iran. Adesso avevano nuovamente affermato che vi erano margini per le trattative di pace ma nel frattempo preparavano gli attacchi agli impianti nucleari iraniani.

"Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, comprendenti Fordow, Natanz ed Esfahan. - ha scritto Trump sui suoi social - Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un intero carico di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno tornando a casa sani e salvi. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo."

Infine ha aggiunto, mostrando di ritenersi l'artefice dei destini del mondo: "ORA È IL MOMENTO DELLA PACE! Grazie per l'attenzione a questa questione."

Nelle ore precedenti, gli Stati Uniti avevano dislocato sei bombardieri stealth B-2 verso Guam, un'isola della Micronesia nel Pacifico occidentale, secondo quanto riportato sabato dall'emittente statunitense Fox News, citando dati di tracciamento del volo e comunicazioni vocali con il controllo del traffico aereo. I bombardieri erano partiti dalla base aerea statunitense di Whiteman, nello stato del Missouri,

"I bombardieri apparentemente si sono riforniti di carburante dopo il decollo dal Missouri, il che suggerisce che siano partiti senza i serbatoi pieni a causa di un pesante carico utile a bordo, che potrebbe essere costituito da bombe bunker-buster", ha affermato l'emittente. "Distruggere (Fordo) dall'alto è un compito che solo gli Stati Uniti possono fare", ha affermato Mark Dubowitz, CEO della Foundation for Defense of Democracies, citato da Fox News Digital.

Infatti solo gli USA possiedono le bombe in grado di penetrare in profondità, dal momento che la centrale di Fordo è sotterranea. Tuttavia non è dato sapere se gli obbiettivi siano stati significativamente danneggiati o distrutti.

Jonathan Ruhe, direttore della politica estera del Jewish Institute for National Security of America (JINSA), ha affermato che le bombe bunker-buster sono progettate per utilizzare la forza di gravità per "penetrare attraverso qualsiasi miscela di terra, roccia e cemento prima che la bomba stessa esploda" sottoterra. L'esplosione che ne consegue potrebbe distruggere completamente il bersaglio o "far crollare la struttura" attorno ad esso "senza necessariamente distruggerlo", ha spiegato Ruhe, secondo Fox News.

Il Wall Street Journal ha anche riportato che i B-2 possono trasportare il bunker buster GBU-57, un'arma convenzionale da 30.000 libbre che, secondo gli analisti, ha le maggiori probabilità di danneggiare Fordo.

Lo stesso rapporto affermava che la mossa del Pentagono indica che l'amministrazione Trump sta posizionando risorse nel caso in cui fossero state necessarie per un attacco. "I voli potrebbero anche contribuire a fare pressione sull'Iran nel contesto degli sforzi per risolvere la situazione di stallo diplomaticamente", era l'interpretazione buonista della testata.

Il rapporto affermava che Trump aveva precedentemente approvato i piani di attacco contro l'Iran, ma che stava aspettando di vedere se Teheran avrebbe interrotto le sue attività nucleari.

In precedenza, il quotidiano israeliano Haaretz aveva citato un alto funzionario militare israeliano, il quale affermava che Fordo, situato in un tunnel sotto una montagna vicino alla città di Qom, è una delle strutture già designate come obiettivo. "Se ci verrà dato l'ordine di colpire, agiremo", ha affermato la fonte anonima facendo pensare che gli aerei sarebbero stati utilizzati dall'Aeronautica Militare israeliana.

Fordo è considerato uno dei siti nucleari più sicuri dell'Iran, situato a circa 80-90 metri (262-295 piedi) di profondità. A causa della profondità e della complessità ingegneristica dell'impianto, gli esperti militari hanno a lungo dibattuto sulla sua possibile completa distruzione, persino con le più grandi bombe convenzionali statunitensi.

Mercoledì, il quotidiano israeliano Maariv ha riportato che i funzionari israeliani si stanno preparando per un possibile attacco a Fordo senza necessariamente attendere il via libera di Washington.

Probabilmente anche questa sorta di minaccia da parte di Tel Aviv hanno spinto Trump ad accelerare i tempi.

Si tratta comunque di un atto di guerra privo peraltro di preventiva dichiarazione di guerra, che Trump avrebbe dovuto sottoporre al Congresso USA. Pertanto l'azione è stata intrapresa a tradimento anche nei confronti dei parlamentari USA e del popolo statunitense, che per in maggioranza era contrario ad un intervento USA in Iran, anche fra gli elettori repubblicani e fra i MAGA.

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