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21 giugno 2025
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Iran all'ONU: guerra di Israele "ingiusta e criminale"
di Mauro W. Giannini

Venerdì, il principale diplomatico iraniano ha accusato Israele di aver lanciato una "guerra ingiusta e criminale" contro l'Iran, invitando la comunità internazionale a condannare quello che ha definito un "atto di aggressione spietato".

Intervenendo al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra, il Ministro degli Esteri Sayed Abbas Araghchi ha affermato che l'Iran – una nazione di quasi 100 milioni di persone – si trova ora ad affrontare un palese atto di aggressione da parte di un regime che ha accusato di aver commesso un genocidio in Palestina negli ultimi due anni.

Ha affermato che l'attacco israeliano ha preso di mira "aree residenziali, infrastrutture pubbliche, ospedali, centri sanitari e, naturalmente, il Ministero degli Esteri".

"Centinaia di miei concittadini iraniani sono stati uccisi e feriti", ha detto Araghchi ai delegati, aggiungendo che "anche impianti nucleari pacifici sono stati presi di mira nonostante siano sotto il pieno monitoraggio dell'AIEA", l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Ha descritto gli attacchi come "gravi crimini di guerra" che rischiano una catastrofe ambientale e sanitaria.

Ha sottolineato che gli attacchi di Israele violano l'articolo 2(4) della Carta delle Nazioni Unite, che proibisce l'uso della forza, e ha ribadito il diritto dell'Iran all'autodifesa ai sensi dell'articolo 51.

"L'Iran si sta difendendo dalla barbara aggressione... con tutta la forza. Questo è un nostro diritto intrinseco", ha affermato.

Chiedendo un'azione internazionale urgente, ha avvertito: "Se si vuole ricorrere ai costosi sistemi e meccanismi che abbiamo creato negli ultimi ottant'anni per preservare i diritti umani e la dignità, ora è il momento di farlo".

Poco prima del suo discorso, l'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite a Ginevra ha sollevato una "veemente obiezione" alla possibilità che l'Iran si rivolgesse al Consiglio prima dei colloqui con le sue controparti europee.

Daniel Meron ha affermato che, poiché Israele non parteciperà ai colloqui di Ginevra, Tel Aviv si aspetta che i funzionari europei prendano "una posizione ferma", chiedendo tra l'altro il completo annullamento del programma nucleare, lo smantellamento dei sistemi balistici e la cessazione delle attività regionali dell'Iran.

Sempre ieri, i ministri degli Esteri arabi hanno condannato fermamente l'aggressione israeliana contro la Repubblica Islamica dell'Iran e hanno chiesto la ripresa dei negoziati per risolvere la questione nucleare iraniana.

La condanna è stata espressa in una dichiarazione congiunta rilasciata in seguito al loro incontro a margine della conferenza dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC) tenutasi a Istanbul, in Turchia. I ministri hanno avvertito che "Israele" sta spingendo la regione verso un aumento del conflitto e dell'instabilità.

Da segnalare anche il lapsus dell'ambasciatrice USA in Coniglio di Sicurezza dell'ONU. Ha detto che “Israele ha diffuso caos, terrore e sofferenza in tutta la regione”, correggendosi solo dopo per attribuire tali azioni all'Iran.

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