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20 giugno 2025
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Rifugiati: dipende da colore e religione
di Rita Newton

Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato, voluta dall’ONU.

Secondo la Convenzione di Ginevra del 1951 il rifugiato è una persona che “temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche, si trova fuori del paese di cui ha la cittadinanza, e non può o non vuole, a causa di tale timore, avvalersi della protezione di tale paese”.

E' riconosciuto amministrativamente lo status di rifugiato a chi, se tornasse nel proprio paese d’origine, potrebbe essere vittima di persecuzioni.

Richiedente asilo è chi, avendo lasciato il proprio paese, chiede il riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale. Fino a quando non viene presa una decisione definitiva dalle autorità, la persona è un richiedente asilo e ha diritto di soggiornare regolarmente nel paese, anche se è arrivato senza documenti d’identità o in maniera irregolare.

Quest'anno, i conflitti del mondo, fra cui Gaza, Sudan, Ucraina e Repubblica Democratica del Congo, hanno costretto ad abbandonare pe proprie case oltre 122 milioni di persone in tutto il mondo, secondo l'Agenzia ONU per i rifugiati.

Anche in questo caso occorre rilevare il doppio standard applicato ai rifugiati del "primo mondo" e agli altri.

Per gli ucraini, per esempio, sono stati stanziati ingenti fondi e prevista un'accoglienza in tutta la UE, con alloggio e con un contributo alle famiglie, sebbene l'Ucraina non sia uno stato membro UE.

A suo tempo i siriani in fuga per il terremoto erano invece trattati da pariah (fu addirittura osteggiata a livello politico - anche mella sinistra - la proposta di aiuti sul posto) e anche oggi per i palestinesi non è stato previsto un programma di accoglienza nemmeno nel nostro paese per le famiglie dei bambini il cui ricovero in ospedale è stato tanto strombazzato.

Quindi bianchi e cristiani li accogliamo qui e manteniamo a spese dello Stato, mentre a chi ha la pelle bruna ed è islamico non diamo nemmeno aiuti di base a casa (distrutta) loro.

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