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Consiglio d'Europa a Berlino: rispetti libertà di espressione pro-Pal
di Marilina Mazzaferro
Giovedì, il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Michael O'Flaherty, ha invitato la Germania a rispettare la libertà di espressione e di riunione pacifica, nel contesto delle restrizioni in corso alle manifestazioni pro-palestinesi.
In una lettera indirizzata al Ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt, O'Flaherty ha espresso preoccupazione per le misure che, a quanto pare, limitano l'uso della lingua araba e dei simboli culturali durante le proteste a Berlino, nonché per le limitazioni alle marce e l'aumento della sorveglianza dei manifestanti a partire da febbraio 2025.
Ha evidenziato le segnalazioni di un uso eccessivo della forza da parte della polizia durante le manifestazioni, anche contro i minori, e ha sottolineato che tali azioni devono rispettare i principi di legalità, necessità e non discriminazione.
Il Commissario ha inoltre ricordato l'obbligo della Germania di indagare sugli abusi e garantire l'assunzione di responsabilità.
O'Flaherty ha inoltre lanciato l'allarme per le più ampie restrizioni alla libertà di espressione nelle università, nelle scuole e negli spazi culturali, e ha segnalato i tentativi di espellere cittadini stranieri che hanno partecipato alle proteste.
Ha messo in guardia contro l'abuso della definizione operativa di antisemitismo dell'International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) per reprimere le critiche verso Israele, esortando le autorità tedesche a distinguere tra incitamento all'odio e discorso politico legittimo.
"Ricordo che gli Stati membri hanno sia l'obbligo di astenersi da indebite interferenze nei diritti umani, sia l'obbligo positivo di salvaguardare tali diritti garantendone l'effettivo godimento a tutti", ha affermato, esortando Berlino a evitare misure discriminatorie basate su opinioni politiche, religione, etnia o status migratorio.
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