Cina preoccupata: invito a lasciare Teheran è benzina sul fuoco
di Franca Rissi

Martedì, il presidente cinese Xi Jinping ha attribuito "l'improvvisa escalation delle tensioni" in Medio Oriente agli attacchi israeliani contro l'Iran, sollecitando la fine dei conflitti militari.

"La Cina è profondamente preoccupata per l'improvvisa escalation delle tensioni in Medio Oriente causata dall'azione militare di Israele contro l'Iran. Ci opponiamo a qualsiasi atto che violi la sovranità, la sicurezza e l'integrità territoriale di altri Paesi", ha dichiarato Xi al presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev durante un incontro nella capitale kazaka, Astana.

I due si trovavano ad Astana per partecipare al secondo vertice Cina-Asia centrale, secondo quanto dichiarato dalla portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning.

"Il conflitto militare non fornisce una soluzione, né l'escalation della situazione regionale serve l'interesse comune della comunità internazionale", ha affermato Xi.

Il presidente cinese ha esortato "tutte le parti" a "de-escalation del conflitto il prima possibile ed evitare un ulteriore deterioramento della tensione".

"La Cina è pronta a collaborare con tutte le parti per svolgere un ruolo costruttivo nel ripristinare la pace e la stabilità in Medio Oriente", ha aggiunto.

Pechino aveva già esortato i suoi cittadini a lasciare Israele e Iran "il prima possibile" a causa del conflitto nella regione.

Martedì, il Ministero degli Esteri cinese ha anche criticato l'invito del presidente degli Stati Uniti Donald Trump agli iraniani di evacuare la capitale, Teheran, definendolo "un'esca per gettare benzina sul fuoco".

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