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Guerre Israele-Iran e Russia-Ucraina: coincidenze e bugie
di Pino Scali
LE COINCIDENZE
L’attacco battezzato «Operazione Ragnatela» (Павутина), che si è svolta Il 1° giugno 2025 sul suolo russo, è stata resa possibile dall’infiltrazione preventiva di centinaia di droni esplosivi, nascosti all’interno di container attivabili a distanza e posizionati nei pressi di obiettivi militari strategici.
Colpiva in particolare la profondità degli attacchi: le basi aeree prese di mira si trovano a Irkutsk (in Siberia) e nella regione di Murmansk (nord-ovest della Russia), a oltre 4.000 chilometri dall’Ucraina.
L’attacco sferrato da Israele contro l’Iran la notte del 13 giugno comprendeva anche l’attivazione di centinaia di droni presenti sul territorio iraniano presumibilmente da diversi mesi, e che hanno colpito diversi obiettivi in Iran, tra cui sistemi di difesa aerea e lanciamissili vicino a Teheran.
Secondo le dichiarazioni, il Mossad è riuscito a piazzare sistemi con "armi a guida di precisione" in profondità nel territorio di Teheran.
E’ credibile che "armi a guida di precisione" siano state pilotate manualmente e direttamente da agenti del Mossad o suoi infiltrati sul posto? Solo un ingenuo lo può credere.
Quindi? Stessa mano o perlomeno stessa regia, ovvero inglesi con i propri sistemi satellitari. L’attacco in Russia è servito per far saltare i decennali accordi sulla proliferazione nucleare, e come test sulla “bontà e fattibilità operativa” dell’azione di guerra; accertato ciò, si è proceduto con un medesimo (e da tempo programmato) attacco contro l’Iran.
LE BUGIE
L’8 giugno gli Stati Uniti hanno trasferito 20.000 missili in Medio Oriente, destinati all'Ucraina in base a un accordo con Biden; questi missili sono utilizzati per combattere i droni.
Qualche giorno prima, il Wall Street Journal aveva riportato che il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Hegseth, ha «senza clamore» informato il Congresso di questa decisione, che ha spiegato essere una «questione urgente emersa dal Ministro della Difesa». Nell'articolo del WSJ si parlava di detonatori speciali per i missili del sistema APKWS (Advanced Precision Kill Weapon System).
Secondo un ex alto funzionario del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti citato dall'articolo, il sistema APKWS è molto importante per garantire una difesa aerea multilivello per l'Ucraina, ma “c'è anche una necessità urgente di proteggere le basi e il personale americani in Medio Oriente dagli attacchi degli Houthi e dei droni iraniani”.
Contrariamente agli inviti distensivi di Trump e della sua Amministrazione sulla volontà di raggiungere un accordo con l’Iran attraverso negoziati che si dovevano tenere sabato 14 giugno, e contrariamente alle affermazioni di Trump di essere stato informato il giorno prima dell’attacco di Israele, è ormai chiaro che gli Usa erano informati da diverso tempo di questa azione di guerra, tant’è che hanno lasciato scoperta l’Ucraina trasferendo il sistema APKWS (a loro destinato da Biden) in Medio Oriente, questo in previsione dell’attacco di Israele.
Riflessione finale.
La propaganda dei media a libro paga degli atlantisti ovviamente rifugge da analisi sulla realtà, e si concentra su cose inesistenti come una “opposizione monarchica e/o i Mojaheddin-e Khalq, i radicali sostenuti dai falchi USA”, che in realtà non hanno alcun seguito in Iran.
Inoltre gli Usa e la Nato-GB non imparano nulla dalla loro storia passata, cioè hanno sempre perso tutte le guerre da loro scatenate, ma nonostante ciò ne fomentano sempre di nuove.
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