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Iran ora legittimato a procurarsi l'atomica
di David Cappellini
L'articolo 10 del trattato di non proliferazione nucleare, firmato dall Iran ma non da Israele, prevede che in caso di attacco esterno si possa costruire ordigni nucleari.
Quindi se prima non potevano farlo, adesso, dopo la prodezza di Israele, gli Ayatollah possono fornirsi di armi nucleari.
E bravi gli israeliani, che insistono a raccontare che l'attacco all Iran è preventivo, per scongiurare il rischio che potesse dotarsi della bomba atomica.
È esattamente il contrario: così facendo ne hanno legittimato le ambizioni sul piano giuridico. Quindi non è difficile immaginarsi che dietro ci sia altro.
Intanto non riusciamo a capire bene la posizione di Trump, se succube o complice di Netanyahu.
Questo è importante perché introduce un altro aspetto, quello del piano Perle, ordito nel 1993 dai neocon americani, tra cui ci sono molti sionisti, che entro il 2030 prevede il dominio assoluto della regione mediorientale da parte di Israele, quindi l'Iran sciita e ostile ai sunniti sarebbe l'unico ostacolo.
Trump in teoria si oppone ai desiderata del deep state americano, è stato eletto per questo e non ne fa mistero, ma in questo caso ha una posizione che desta perplessità.
Sapeva dell'attacco all'Iran? Lo appoggia? Oppure non lo sapeva ed è contrariato, proprio perché contravverrebbe alle sue promesse elettorali?
Nel primo caso dimostrerebbe di essere tale e quale ai suoi predecessori guerrafondai e ipocriti. Nel secondo invece, dimostrerebbe che ha perso il controllo della situazione e dovremo attenderci di peggio, perché Netanyahu ha inaugurato la guerra totale.
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