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Iran: reazione giustificata
di Roberto Preve
E' assolutamente evidente che l'accordo Usa e Iran sul nucleare era possibile e a portata di mano. Volendo essere precisi era gią stato fatto al tempo della Presidenza Obama ma rotto in modo unilaterale dagli Usa.
L'attacco di Tel Aviv č quindi una vendetta per il 7 ottobre e non ha giustificazione alcuna. Ma a che serve ripeterlo?
Chiunque dica una cosa diversa sul nucleare iraniano mente spudoratamente.
Quindi č inutile ragionare con Israele e, vi prego di credere, sono preoccupato anche io per gli sviluppi, temo una guerra totale. Ma quando uno stato supera il punto di non ritorno č evidente che la guerra diventa giusta e necessaria.
In questo caso, il fatto che lo stato contro cui la guerra č necessaria sia anche l'aggressore facilita la presa di campo.
Ripeto, se fosse possibile fermare Israele con mezzi pacifici e con il diritto internazionale, sarebbe sbagliata la guerra, ma in questo caso č evidente che Israele non si pone limiti e quindi la reazione dell'Iran, reazione all'aggressione, č pienamente giustificata, anzi eticamente necessaria.
Il prezzo che pagherą il popolo iraniano sarą assai alto ma qui č in gioco la libertą della regione.
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