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Ultim'ora: alleati di Israele si attivano in Medio Oriente
di Pierpaolo Minardi
Mentre Netanyahu riunisce il gabinetto di sicurezza in un bunker segreto e le sirene suonano in alcuni grandi centri israeliani come Haifa, notizie provenienti da ambienti arabi vicini all'Occidente indicano che Tel Aviv sta adoperandosi per coinvolgere gli Stati Uniti nella guerra con l'Iran.
Trump dal canto suo ha posto una sorta di ultimatum a Teheran, che dovrebbe in pratica rinunciare ad armamenti nucleari ma l'Oman annuncia che l'Iran non vuol continuare i negoziati sugli armamenti nucleari con gli USA.
Gli alleati occidentali di Israele si attivano per alzare il tiro in Medio Oriente e si ventila anche il coinvolgimento di una brigata aviotrasportata di stanza a Vicenza che dovrebbe aggiungersi al contingente statunitense in Qatar.
La Marina iraniana ha intercettato nell'Oceano Indiano settentrionale un cacciatorpediniere britannico destinato a guidare i missili israeliani verso il territorio iraniano, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale IRNA.
Secondo una dichiarazione dell'ufficio relazioni pubbliche della Prima Zona Navale, il cacciatorpediniere è stato rilevato dai sistemi di intelligence iraniani venerdì sera e allertato da droni da combattimento prima che potesse avanzare verso il Golfo Persico.
Si dice che la nave sia stata costretta a cambiare rotta dopo essere stata individuata nel Mare di Oman.
Il Primo Ministro britannico Keir Starmer ha confermato che i caccia della RAF sono stati schierati in loco per offrire "supporto di emergenza in tutta la regione".
Ha affermato che gli aerei britannici sono posizionati vicino all'area in cui Israele e Iran si sono scambiati colpi missilistici, secondo quanto riportato dai media britannici.
Parlando con i giornalisti durante il viaggio per il vertice del G7 in Canada, Starmer ha dichiarato di non poter rivelare ulteriori dettagli sul ruolo di Londra. "Si tratta ovviamente di decisioni operative e la situazione è in corso e in evoluzione, quindi non entrerò nei dettagli", ha dichiarato.
"Ma stiamo spostando risorse, abbiamo già spostato risorse nella regione, compresi i jet, e questo per il supporto di emergenza in tutta la regione. Quindi questo sta accadendo", ha aggiunto.
Intanto Teheran sta pensando di chiudere lo Stretto di Hormuz, essenziale per il trasporto di petrolio nella regione. La chiusura impatterebbe su molti Stati occidentali e arabi.
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