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Aggiornamenti da Gaza silenziata dal blackout
di Alessandro Ferretti
Da quattro giorni Internet a Gaza č praticamente bloccato: solo i pochi che hanno delle esim riescono faticosamente a comunicare, e le poche notizie che filtrano sono come sempre disastrose.
Oggi le truppe israeliane hanno aperto il fuoco e bombardato una grande folla di civili in attesa di aiuti umanitari vicino a Sudania. 12 persone, tra cui bambini, sono state uccise. Altre 50 sono rimaste ferite.
A Rafah, altri quattro civili sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dalle truppe israeliane mentre attendevano i soccorsi.
A Netzarim, a nord di Nuseirat, diversi corpi (tra cui quello di un bambino) sono rimasti abbandonati dopo essere stati colpiti dai cecchini israeliani in un'imboscata vicino alla centrale elettrica distrutta.
Oltre a ciņ, l'esercito occupante ha emanato l'ennesimo "ordine di evacuazione", che moltissimi non sono neanche in grado di ricevere a causa del blocco delle comunicazioni.
A seguito di questo ordine, due milioni di persone devastate da venti mesi di stragi sono schiacciate in un'area grande come il comune di Cremona (70.000 abitanti), senza cibo, acqua, medicine, carburante e connessione internet, costantemente bombardate.
Le esim costano e hanno una scadenza: per evitare che il blocco di internet diventi assoluto si possono donare delle esim tramite questi siti:
https://connecting-humanity.org/donate/
https://chuffed.org/project/crips-for-esims-for-gaza
(NdR: I destinatari delle donazioni sono indipendenti dall'Osservatorio)
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