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13 giugno 2025
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Iran aggredito non ci fa dimenticare Gaza
di Santina Sconza

Se Netanyahu pensa che aggredendo l'Iran ci dimentichiamo del genocidio dei palestinesi si sbaglia.

Se il governo italiano tace, il popolo italiano manifesta per la pace e contro il genocidio.

Il grido del patriarca Pizzaballa per Gaza: "È disumano quello che sta accadendo" non è il grido di un politico, o di un padre palestinese che ha visto uccidere i suoi figli è il grido del patriarca di Gerusalemme, che denuncia la situazione catastrofica di Gaza.

È su Rai news che afferma queste dure parole sul governo di Israele: “Quello che il governo, la politica israeliana sta facendo a Gaza è inconcepibile e inaccettabile e dev’essere detto con molta chiarezza. Condannare questa politica non significa condannare l’ebraismo, ma bisogna essere onesti e netti: quanto accade è intollerabile.”

È il Patriarca di Gerusalemme città simbolo delle tre religioni monoteiste che denuncia la situazione disastrosa di Gaza: “La situazione resta disastrosa, drammatica e disumana. Il sistema sanitario è completamente saltato, mancano medicinali, igiene, acqua. Il cibo scarseggia da mesi e la popolazione è letteralmente affamata. Sono esterrefatto. Non riesco a comprendere il senso di tutto questo. È qualcosa che va oltre ogni limite comprensibile.”

Le prime vittime sono sempre le stesse, gli ultimi. “Questa guerra la stanno pagando i poveri, le donne, i bambini. Non dimentichiamolo: non solo soffrono la fame, ma non possono più andare a scuola. È una situazione disumana. È una cosa che noi religiosi gridiamo al cospetto di Dio.”

Intanto il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato che Hamas “deve consegnare le armi” e ha chiesto il dispiegamento di forze internazionali per proteggere “il popolo palestinese” e ha aggiunto che «Hamas deve rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi e i prigionieri».

Il Patriarca richiama alla responsabilità morale e politica l’intera comunità internazionale, e implicitamente denuncia l’assordante silenzio di molti governi occidentali, complici per omissione.

Ma l’Italia, ancora una volta, non esprime alcuna condanna per l’uso della forza da parte di Israele contribuisce invece a delegittimare chi denuncia la catastrofe umanitaria in corso nella Striscia accodandosi alla linea di chi riduce tutto a propaganda.

Mentre le Nazioni Unite, giuristi e attivisti invocano il rispetto del diritto internazionale e denunciano l’impunità israeliana, il governo italiano soprattutto il ministro degli esteri Tajani sceglie di definire “provocazione” la solidarietà del veliero Madleen e di ignorare la violenza esercitata contro civili disarmati da parte del governo israeliano.

No, non è un atto di ignavia da parte del governo italiano è un atto politico, deliberato, di complicità con l’occupazione e il blocco.

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