UE: genocidio al centro della prossima sessione del parlamento
di Gabriella Mira Marq

Nella sessione della prossima settimana, il Parlamento europeo dovrebbe descrivere per la prima volta le azioni di Israele a Gaza utilizzando il termine "genocidio".

La sessione "Fermando il genocidio a Gaza: è il momento delle sanzioni dell'UE" si terrà durante la plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo dal 16 al 19 giugno, con la sessione prevista per mercoledì prossimo.

Il gruppo della Sinistra al Parlamento europeo ha dichiarato in una nota che la decisione arriva dopo molteplici tentativi di inserire la questione all'ordine del giorno e 16 mesi dopo che la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) aveva invitato Israele ad adottare misure per evitare atti di genocidio a Gaza.

Il dibattito affronterà anche le crescenti richieste all'Unione Europea di imporre sanzioni a Israele alla luce della crisi umanitaria in corso.

Secondo la dichiarazione della Sinistra, gruppi come Amnesty International, Human Rights Watch, il Centro Europeo per i Diritti Costituzionali e Umani, il Comitato Speciale delle Nazioni Unite sulle Pratiche Israeliane nei Territori Occupati e il Centro Palestinese per i Diritti Umani, insieme ad avvocati ed esperti accademici, ritengono che la situazione a Gaza soddisfi i criteri del genocidio.

La dichiarazione ha inoltre rilevato che Israele non ha ottemperato alle misure provvisorie disposte dalla Corte Internazionale di Giustizia volte a prevenire atti considerati genocidio.

Nella dichiarazione scritta, la co-presidente di sinistra Manon Aubry ha affermato che la Commissione europea "continua a operare come di consueto con Israele attraverso il suo accordo di associazione" e ha descritto la decisione del Parlamento europeo di utilizzare il termine "genocidio" come un significativo passo avanti.

Il Parlamento europeo ha già tenuto diversi dibattiti su Gaza, tra cui una sessione del 21 maggio caratterizzata da forti divisioni tra i membri. Alcuni legislatori hanno espresso sostegno a Israele, mentre altri hanno esortato l'UE a riconsiderare il suo accordo di associazione con Israele e hanno invitato i governi europei ad aumentare la pressione.

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